Parma, “Sicurezza degli operatori e nelle sedi di continuità assistenziale”

Troppo spesso i mezzi di comunicazione portano all’evidenza una manifestazione di insofferenza, da parte di una certa parte della popolazione, in particolare nei confronti dei Medici di Continuità assistenziale, dei Pronto Soccorso e dell’emergenza-urgenza territoriale, con episodi di aggressione verbale e, in casi fortunatamente meno frequenti, anche di violenza fisica. L’entità di questo fenomeno preoccupa l’Ordine dei Medici che, in accordo con la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, ha cercato di trovare strumenti di comunicazione che, da un lato, consentano una corretta informazione e, dall’altro, permettano di mostrare gli aspetti positivi dell’agire del medico nella quotidianità dell’urgenza e dell’emergenza. Si è voluta coinvolgere anche la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria (CTSS) valutando un’azione comune, forti del convincimento che gli eventi luttuosi di questi anni ci impongono non solo una seria presa di coscienza, ma anche l’obbligo di prendere iniziative atte a tutelare l’integrità, il decoro e l’autonomia decisionale dei professionisti, che non possono essere ricattati o intimoriti durante l’espletamento del proprio compito. Pertanto, con quest’evento, ci si propone di far conoscere attraverso le esperienze maturate l’entità del fenomeno nel nostro interland, portando all’attenzione anche i risultati di un’indagine effettuata tra i medici della continuità assistenziale. Una valutazione preliminare che sarà finalizzata ad attuare ogni iniziativa che agevoli il rapporto medico-paziente e allo contempo offra la garanzia di far lavorare i nostri medici in sicurezza e in serenità.