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Palermo, convegno “Nascere e morire tra accettazione e rifiuto: quale dignità della morte?”
23 Novembre 2019 | 8:00 - 13:30
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La Corte Costituzionale, il 25 settembre 2019, ha deciso di depenalizzare il suicidio assistito – in alcuni casi – invitando il Parlamento a legiferare sul fine vita, creando così – secondo i firmatari della presente – un vulnus etico nella tutela del diritto alla vita nel nostro ordinamento.
Secondo taluni, conseguenza ineludibile di tale sentenza è che alcune vite sono meno degne di altre e non vale più in modo assoluto il fondamentale principio della salvaguardia della vita; secondo altri ci sono condizioni estreme di vita che mimano la dignità della persona e pertanto bisogna riconoscere loro il libero arbitrio anche del suicidio assistito.
La sentenza pone nuovi e inquietanti scenari: la dicotomia tra norme costituzionali e politica del parlamento, tra codice deontologico del medico e obbligatorietà del medico ad agire secondo il libero arbitrio del paziente quasi fosse un mero esecutore.
Ci sono delle soluzioni alternative al suicidio assistito, nel rispetto della dignità della persona, come le cure palliative, l’accudimento familiare ossia la cultura dell’accompagnamento e dell’amore, il sostegno concreto alle famiglie che sono sempre più sole.
Altro tema in discussione, nel convegno, sono i costi che il sistema sanitario deve affrontare per i pazienti terminali e che possono incidere direttamente o indirettamente sulle scelte politiche del fine vita.
Il convegno si conclude con una disamina della sanità e sulle politiche del fine vita in Europa oggi e sul futuro prossimo di una società in cui l’età media avanza
Sarà data la possibilità a un dibattito e ad esperienze e testimonianze.