12 FEBBRAIO 2015. SLOW MEDICINE A PADOVA

La ULSS 16 di Padova ha posto tra i suoi obiettivi prioritari l’umanizzazione delle cure ed il perseguimento dell’appropriatezza clinica e organizzativa. Al raggiungimento di tali obiettivi può certamente contribuire il modello di cure proposto dal movimento “Slow Medicine” che nel 2012 lancia in Italia il progetto “Fare di più non significa fare meglio”. Lo scopo è quello di promuovere un uso appropriato delle risorse individuando quelle prestazioni sanitarie inutili, e a volte anche dannose per i malati, il cui peso economico rappresenta secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità tra il 20% ed il 40% della spesa sanitaria. Con il convegno sulla Slow Medicine la ULSS 16 avvia un progetto che, articolato in fasi successive, prevede il coinvolgimento degli operatori sanitari (ospedalieri e territoriali) finalizzato ad individuare le pratiche a rischio di inappropriatezza, promuovendo la cultura di un sistema di cure le cui scelte sono fondate sui principi di una medicina “sobria, rispettosa e giusta”. In questo percorso, imprescindibile l’apporto delle associazioni di cittadini e malati per una consapevole partecipazione alle scelte di tutela della salute, in un’ottica di sostenibiltà del sistema sociosanitario.

PROGRAMMA

Autore: Redazione FNOMCeO

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