Secondo uno studio internazionale, l’Italia è uno dei Paesi al mondo con più alto rischio di mortalità causato dalle ondate di calore; inoltre, l’inquinamento atmosferico, secondario a processi di combustione, contribuisce ai cambiamenti climatici, raggiungendo livelli di allarme in diverse città italiane. Gli inquinanti atmosferici sono causa di malattie cardiovascolari, bronco-pneumopatie e tumori ma anche malattie della gravidanza e del periodo perinatale, patologie cronico-degenerative metaboliche e neurologiche, che hanno ormai raggiunto un livello epidemico di diffusione.
Ogni anno, nel nostro Paese muoiono più di 30mila persone a causa dell’inquinamento atmosferico e la riduzione delle emissioni attuata negli ultimi anni non si è sempre tradotta in una efficace diminuzione delle esposizioni, soprattutto nelle aree del paese caratterizzate da variabili geografiche, industriali, urbanistiche e meteo-climatiche sfavorevoli.
Per riaccendere i riflettori su queste importanti questioni, la Fnomceo, l’Associazione Medici per l’Ambiente e l’Ordine dei Medici di Taranto hanno organizzato la Conferenza Nazionale su clima, inquinamento atmosferico e salute, in programma i prossimi 15 e 16 maggio a Taranto.
L’evento gode della collaborazione del Ministero della Salute, il supporto tecnico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e il patrocinio del Comune di Taranto. Una due giorni che prevede interventi autorevoli, sia sul piano istituzionale che medico-scientifico. Interverranno, tra gli altri, Cosimo Nume, Filippo Anelli, Emanuele Vinci, Rinaldo Melucci, Roberto Romizi, Agostino Di Ciaula, Samantha Pegoraro, Ferdinando Laghi e Patrizia Gentilini, Rocco De Franchi.
Autore: Redazione