"Se la FNOMCeO, definita negli statuti un’istituzione “parastatale” scende in piazza, vuol dire che la protesta dei medici non è riducibile alle pur legittime ragioni sindacali ma è la rappresentazione di un pericolo grave che la professione corre in quanto tale".
Così commenta, su Quotidiano sanità, il sociologo Ivan Cavicchi, la notizia dell’adesione della FNOMCeO alla manifestazione del 27 ottobre. Cavicchi definisce quello della FNOMCeO “Un gesto storico gravido di significati e di implicazioni, dettato da inedite circostanze storiche come sono quelle che spiegano la grave crisi nella quale ci troviamo”.
Potete leggere l’intervento di Cavicchi, in versione integrale, a questo link e in allegato.
E la preoccupazione è grande davvero. Lo ha ribadito, dal Congresso Sumai, il vicepresidente della Federazione, Maurizio Benato, le cui dichiarazioni forti sono state riprese sempre da Quotidiano Sanità: “Se l’Ilva mette a repentaglio la salute delle persone e per questo viene giustamente contestata mi chiedo perché la Spending review che allo stesso modo mette a rischio la salute delle persone non viene contestata”.
Oltre a quelli già citati nello scorso numero, Il Mondo e Mondo Professionisti, anche il sito de Il Sole 24 ore Sanità rilancia l’allarme della FNOMCeO. E lo fa estrapolando gli stralci più drammatici della lettera aperta scritta ai medici dal Comitato Centrale, che comunque linka in versione integrale: «In futuro non sarà possibile mantenere un sistema di tutela della salute equo, universalistico, solidale e di qualità, se la nostra professione viene sconfitta nei suoi valori etici e civili sanciti dalla deontologia, lasciata solo a reggere la forbice tra ciò che per la medicina e la sanità è possibile e quanto, invece, non lo è».
Sono proprio “i tre baluardi della professione, indipendenza, autonomia, e responsabilità” ad essere al centro della difesa della FNOMCeO, come ben sintetizzato da Barbara Gobbi nella frase: “Giù le mani dalle prerogative della professione medica”. (L’articolo è disponibile a questo link e in allegato).
Prerogative messe a rischio da numerosi provvedimenti legislativi, che hanno tagliato al nostro Sistema sanitario “ventuno miliardi di euro”. Tanto che il Decreto Balduzzi – il disegno di legge di conversione è stato approvato dalla Camera – era stato accolto in maniera “non negativa”, come un provvedimento che, “nel contesto di una sanità in cui negli ultimi anni è stato chiesto tantissimo e offerto poco o nulla, per la prima volta non porta via niente e prova, al contrario, a offrire qualcosa”. Così si esprimeva, infatti, il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco, subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, su Sanità de Il Sole 24 ore. Ma di tutto quanto si è detto su questo argomento daremo ampiamente notizia in un prossimo “Speciale Decreto Balduzzi”, al termine dell’iter di conversione in Legge.
Quale futuro, dunque, per la professione medica? È ancora Amedeo Bianco a fare il punto, questa volta dalle pagine di “Sanissimi”, il supplemento “salute” – che alleghiamo in pdf – de Il Giornale .
“Occorre delineare una prospettiva per la professione medica in grado di farle attraversare la fase di emergenza economica, politica e sociale del nostro paese” afferma Bianco nella lunga intervista che, partendo dal convegno di Padova sulla Cybermedicine, prende in esame tutti gli “snodi cruciali” della Professione, dalla sicurezza delle cure alla responsabilità professionale
Sempre sulla Cybermedicine, pubblicato da Sanità de Il Sole 24 ore anche l’intervento a firma del vicepresidente FNOMCeO, Maurizio Benato, che ammonisce: “Attenti a non calpestare etica e privacy”. Lo pubblichiamo, in allegato, in versione integrale.
E se a Benato è dedicata la cover dell’ultimo numero di Md Medicinae Doctor. prossimamente a finire in copertina sulla rivista della Passoni sarà Guido Marinoni, che rappresenta la FNOMCeO al neonato tavolo ministeriale sulle prescrizioni farmaceutiche.
Una delle prime proposte della Federazione è stata una “griglia” di motivazioni predefinite per la non sostituibilità dei medicinali, che, dopo la valutazione dell’Agenzia del farmaco, potrà essere inserita nel gestionale dei medici. Ne ha dato notizia in anteprima Drnews, che ha sentito Marinoni sui problemi tecnici che le norme sulla prescrizione per principio attivo hanno creato nella compilazione della ricetta elettronica. In allegato, l’articolo.
Autore: Redazione FNOMCeO