Care Colleghe,
vorrei farVi pervenire a nome di tutta la Professione gli auguri affettuosi e sinceri nella ricorrenza dell’8 marzo.
Senza nulla voler sottrarre al grande significato storico, civile e morale di questo giorno di festa, dedicato a tutte le donne, permettetemi alcune riflessioni più strettamente a Voi dedicate.
A partire dal 2007 o meglio dal convegno di Caserta abbiamo coltivato nella nostra cultura professionale il valore della donna medico, operando fin da quei tempi un cambio di paradigma.
Non era allora, non è oggi, non sarà nel prossimo futuro solo un problema di pari opportunità nella nostra Professione ma piuttosto un bisogno e una speranza grande: quella di reclutare totalmente e compiutamente le energie, le intelligenze, le capacità e i valori delle donne ai destini della nostra professione e della società tutta.
Non si tratta quindi di infrangere definitivamente il soffitto di cristallo, ma di accogliere e sviluppare quelle risorse di genere che più e forse meglio di altre sono oggi capaci di promuovere e praticare: le innovazioni della medicina e della sanità, la solidarietà tra generi e generazioni, la prossimità attiva ai bisogni, il complesso universo delle relazioni umane.
Nel mio ruolo e nelle mie funzioni ho agito in questa direzione, come sapevo e come potevo e i risultati ci danno ragione.
Sono consapevole del grande impegno e della grande fatica che grava sulla Vostra quotidianità di vita e di lavoro, ma devo chiederVi qualcosa ancora: proponeteVi, anche nei Vostri Ordini professionali, non solo come testimonianza di genere ma anche come autrici di nuove prospettive, di nuove speranze, ne abbiamo tutti uno straordinario bisogno.
Buon 8 marzo
Amedeo Bianco
Presidente FNOMCeO
Autore: Redazione FNOMCeO