Lo aveva denunciato più volte, ultima a Siena al Consiglio nazionale del 14 luglio scorso: il Ddl Concorrenza, nell’attuale formulazione che apre senza argini al capitale in Odontoiatria, mette a rischio la salute dei cittadini.
Ora, forte della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio dei 106 Presidenti d’Ordine d’Italia, che invitava il Ministro della Salute “a porre in essere tutti gli atti necessari ed opportuni volti a correggere il testo del Ddl Concorrenza con l’introduzione di misure di sicurezza normative”, il Presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri, Giuseppe Renzo, prende carta e penna e scrive ai componenti della X Commissione permanente del Senato, Industria Commercio e Turismo, che stanno esaminando il provvedimento, per reiterare la richiesta di modifica.
Nel mirino degli Odontoiatri, i commi da 153 a 156 dell’articolo 1, che riguardano la Professione, e in particolare il 153, sul quale sono già state formulate alcune proposte emendative.
“Qualora il D.d.l. Concorrenza e i relativi commi dal 153 al 156, inseriti nel testo, dovessero essere definitivamente approvati – si legge nella lettera, che alleghiamo integralmente -, la salute dei cittadini verrebbe subordinata ad una evidente logica commerciale, che avrebbe come unico obiettivo l’interesse economico delle aziende stesse, con palese subordinazione dell’interesse primario alla tutela della salute”
“Il Consiglio Nazionale, massimo organo rappresentativo della FNOMCeO, ha approvato l’allegata mozione – è la conclusione – , che sintetizza il pericolo dell’approvazione di un testo che avrebbe lo scopo di tutelare solo le logiche del capitale e non quelle della tutela della salute, quale diritto costituzionalmente garantito”.
Autore: Redazione FNOMCeO