Dal 1° ottobre è presente sul nostro portale il Corso fad “Appropriatezza”, un altro capitolo in tema di “clinical governance” che segue i corsi RCA, Audit e Sicurezza. Anche questo evento erogato inizialmente solo online, potrà a breve essere seguito su supporto cartaceo (in fase di stampa) con invio del test di valutazione via fax e, successivamente, partecipando ad eventi residenziali a cura degli Ordini provinciali.
“Questa volta parliamo di ‘appropriatezza’ – dice Luigi Conte, segretario della FNOMCeO e coordinatore del programma ECM della Federazione – argomento che investe il moderno esercizio professionale medico ed odontoiatrico ed in generale sanitario e che trova, modernamente, grande spazio nel nostro codice di deontologia medica”.
“Ad esempio citiamo quanto previsto dagli artt. 6 e 13: ‘Il medico agisce secondo il principio di efficacia delle cure nel rispetto dell’autonomia della persona tenendo conto dell’uso appropriato delle risorse’. Le prescrizioni e i trattamenti devono essere ispirati ad aggiornate e sperimentate acquisizioni scientifiche tenuto conto dell’uso appropriato delle risorse, sempre perseguendo il beneficio del paziente secondo criteri di equità”.
“Il medico – aggiunge Conte – da sempre abituato ad un rapporto personale con il paziente, male accetta ogni forma di controllo di spesa o di risparmio perché ritenuti assai poco importanti rispetto al valore incommensurabile della vita e della salute. Egli rivendica l’autorità morale di essere esentato da semplici considerazioni di costi nell’esercizio professionale. Ma in una condizione di risorse limitate è altrettanto moralmente doveroso porsi problemi di sostenibilità, equità, giustizia e solidarietà. Oggi va sempre più affermandosi l’etica delle compatibilità che non possiamo ignorare proprio in ragione dei principi fondanti la nostra professione”.
“Una maggiore appropriatezza, pertanto, non può e non deve essere finalizzata a risparmi di spesa né a tagli delle prestazioni ma ad un migliore uso delle risorse, ad un miglior rapporto costo/benefici e ad una riduzione
del rischio. Appropriatezza vuol dire fare le cose giuste al momento giusto, per la persona giusta, con il minor rischio per il paziente. E soltanto chi eroga assistenza può migliorare l’appropriatezza modificando i suoi comportamenti dettati dall’ambiente professionale, dall’ambiente esterno, dalle conoscenze, dal vissuto, dalla cultura, dalle convinzioni, dai valori, dai risvolti psicologici e sociali di cui è detentore”.
“E pur nella consapevolezza che il rapporto con la persona malata è un rapporto unico ed irripetibile, per migliorare l’appropriatezza bisogna accettare e condividere standard assistenziali e metodi oggettivi per la
misurazione dei risultati della nostra attività e per l’esame ed il superamento delle criticità”.
“È solo attraverso questi strumenti, quando le risorse si riducono o diventano insufficienti per dare di più – conclude il segretario della FNOMCeO – possiamo conseguire una “razionalizzazione” e non subire un razionamento, conseguendo l’obiettivo morale di tutela della vita e della salute delle persone.
Questo corso, in linea con gli altri precedenti, vuole continuare a trasmettere elementi di base per l’avvio di un processo di innovazione della cultura professionale medica ed odontoiatrica a supporto della ‘clinical governance’”.
Autore: Redazione FNOMCeO