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Rimini: mostra documentaria per i vent’anni dell’Ordine dei Medici provinciale

L’8 ottobre 1993, con decreto ministeriale pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 256 del 30 ottobre 1993, veniva costituito l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della nuova provincia di Rimini, istituita con decreto legislativo il 6 marzo dell’anno precedente. Nello stesso decreto veniva nominata una commissione straordinaria incaricata di convocare l’assemblea per l’elezione del consiglio direttivo del nuovo Ordine, assemblea che si tenne nel novembre successivo e che portò alla nomina del primo presidente Celso Trombetta (1923-2012) il 9 dicembre 1993.

Sono passati vent’anni da quella data “storica”: per ricordarla, l’Ordine riminese ha deciso di organizzare all’inizio del 2014 una serie di iniziative celebrative e culturali rivolte all’intera provincia. La più importante di queste iniziative è senza dubbio la mostra documentaria, patrocinata dalla FNOMCeO, che sarà allestita presso il Museo della Città di Rimini. La mostra, intitolata "20 anni dell’Ordine / 20 secoli di sanità a Rimini. Mostra documentaria per i vent’anni dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Rimini", si svolgerà dal 25 gennaio al 23 febbraio 2014; in essa saranno esposti anche quadri, sculture e oggetti legati alla storia della sanità riminese negli ultimi duemila anni, della quale la costituzione dell’Ordine rappresenta l’ultimo e non meno importante capitolo.

Le origini della sanità riminese si identificano nella ormai celeberrima domus “del Chirurgo”, un’abitazione romana distrutta da un incendio nel 260 d.C. che ha miracolosamente restituito gli arredi e gli strumenti di lavoro di un ambulatorio medico dell’epoca, offrendo la straordinaria opportunità di comprendere nelle sue varie sfaccettature il profilo e le attività del medico che vi risiedeva.

Anche per la provincia riminese la storia medica medievale si caratterizza per la nascita parcellare e capillare delle strutture ospedaliere. Nella sola Rimini, fra il X e il XV secolo, sono documentati quasi cinquanta ospedali: quelli superstiti vengono accorpati al trecentesco Ospedale di Santa Maria della Misericordia il 26 giugno 1486, formando così un unico grande nosocomio cittadino. Nel settembre 1800 l’ospedale si trasferisce nell’ex Collegio dei Gesuiti (oggi Museo della Città, dove è allestita la mostra), assumendo l’attuale denominazione di Ospedale degli Infermi.
Ma la storia della sanità riminese è stata fatta anche da altri ospedali, cittadini – come l’Ospedalino dei Bambini (1910-1985) – e delle zone limitrofe (Cattolica, Riccione, Santarcangelo di Romagna, Novafeltria), dalle tante Case di cura (che continuano a far parte integrante dell’assistenza sanitaria sul territorio) e dagli Stabilimenti idroterapici ed elioterapici che, soprattutto all’inizio del secolo scorso, hanno visto il loro massimo sviluppo sulla base di teorie scientifiche di illustri medici quali Paolo Mantegazza e Augusto Murri.

Non poteva essere dimenticato il ruolo capillare che hanno avuto sul territorio i medici condotti e una altrettanto diffusa medicina popolare, che ha radici antiche stratificate nel tempo; e anche l’odontoiatria – inizialmente legata a figure di mestieranti itineranti – viene ricordata, soprattutto nella sua autonomizzazione avvenuta fra Ottocento e Novecento. Chiudono la mostra due sezioni dedicate rispettivamente ai primi vent’anni di vita dell’Ordine riminese e alle nuove generazioni, affinché sappiano guardare avanti senza mai dimenticare quel patrimonio di storia, di cultura e di valori che ha sempre caratterizzato le scienze mediche.

In un Paese e in una società che sembra aver dimenticato la propria storia, la mostra del ventennale appare quanto mai attuale e opportuna per valorizzare una professione – quella medica – che, unicamente guidata dalla propria deontologia, da sempre si fa carico dei problemi delle persone. Ma serve anche per dare valore e migliorare la presenza dell’Ordine nel panorama della sanità riminese contribuendo a dare impulso alla costruzione di una sanità umana ed efficiente.

Autore: Redazione FNOMCeO

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