I ricercatori dell’University of Michigan coordinati da Carmen R. Green, professoressa di Anestesiologia e Ostetricia, hanno preso in esame 5750 persone con dolore cronico per 6 anni, verificandone storia medica, caratteristiche socioeconomiche, evoluzione dei sintomi.
È emerso che il 35% del campione utilizzava abitualmente almeno una terapia alternativa (in ordine decrescente chiropratica, biofeedback, agopuntura) e che questa scelta era più diffusa tra i pazienti over 40, di ceto medio-alto e di elevata scolarizzazione.
Spiega la Green: "Si tratta di un pattern abituale per l’utilizzo delle CAM, che sono sempre più diffuse nelle fasce di popolazione a reddito più elevato e più preparate culturalmente".
Autore: Redazione FNOMCeO