Guzzanti, un maestro del Ssn

La scomparsa di Elio Guzzanti, avvenuta il 2 maggio al Policlinico Gemelli, priva il Paese di uno dei protagonisti storici della Politica sanitaria e della riflessione nazionale sui temi della salute.

Guzzanti, nato a Roma il 18 agosto 1920, specialista in Malattie dell’apparato respiratorio e in Igiene, è stato direttore di alcuni tra i più importanti ospedali romani ed ha ricoperto cariche di prestigio all’interno del Consiglio superiore di sanità, nell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (l’attuale Agenas, che proprio Guzzanti volle creare) e in Irccs, oltre ad essere commissario ad acta per la Sanità nella Regione Lazio.

Ministro della sanità nel governo Dini (dal 17 gennaio 1995 al 17 maggio 1996), Guzzanti è stato tra i primi a far emergere il pericolo di una sanità che da un lato ha smarrito il senso del diritto e del bene comune, e dall’altro che ha sottovalutato il tema delle performance ordinate e ben organizzate. Strenuo difensore del Ssn, ne ha interpretato la portata attuale in maniera innovativa, invitando tutti a ripensare in termini di bisogno, di flessibilità e di complessità l’insieme dei servizi. Senza dimenticare che è stato proprio Guzzanti a rilanciare il tema dell’assistenza primaria, come di quel contesto sanitario che viene prima e segue dopo, un qualsivoglia intervento ospedaliero.

Autore di centinaia di libri e pubblicazioni – vogliamo ricordare “L’assistenza primaria in Italia” (Fimmg, 2009) e “Cartella clinica e qualità dell’assistenza” (Pensiero scientifico, 1998) – Elio Guzzanti ha avuto molti punti e momenti di collaborazione con la FNOMCeO e con i suoi rappresentanti. Vogliamo ricordarlo soprattutto per il suo intervento, partecipato e personalissimo, all’evento di celebrazione dei 100 anni della Federazione degli Ordini, tenuto nel luglio 2010 presso il complesso di Santo Spirito a Roma.

In quella occasione (qui il link all’articolo di Orfeo Notaristefano), Guzzanti si rivolse alla platea di medici, istituzioni, autorità e altri professionisti della sanità ricordando che “Proprio qui al Santo Spirito entrai il 9 dicembre 1946. Ero un giovane assistente medico del professor Paolo Alessandrini, un grande gastroenterologo. Posso dire che anch’io sono stato precario per costituzione, visto che allora gli assistenti lavoravano con un contratto rinnovabile ogni due anni. Pertanto partecipo all’iniziativa degli Ordini anche con la grande emozione dei ricordi del mio passato di medico nel Pio Istituto Santo Spirito e Ospedali Riuniti di Roma”.

E riflettendo sulla contemporaneità della realtà ordinistica, Guzzanti parlava così della professione medica: “Ci ho sempre creduto e ci credo ancora oggi. Gli Ordini sono il luogo in cui tutti sono rappresentati. Per quanto riguarda la FNOMCeO, lì ci sono tutti, medici e odontoiatri, diversamente per quel che avviene con i sindacati e le società scientifiche, che rappresentano settori particolari della professione medica”.

Nelle ore successive alla scomparsa di Elio Guzzanti, moltissimi sono stati i messaggi di ricordo e cordoglio. Tra gli altri il ministro Beatrice Lorenzin e il presidente FNOMCeO Amedeo Bianco.

Autore: Redazione FNOMCeO

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