Corruzione in sanità: tolleranza zero

Tolleranza zero per la corruzione: questo il titolo della Conferenza dell’Associazione Europea dei medici ospedalieri (www.aemh.org) che la FNOMCeO ha ospitato a Napoli, nell’ambito delle tre giornate che vedono riuniti i rappresentanti europei dell’AEMH per la loro 69a Assemblea generale.

Il tema, di grande attualità, è vivacizzato dalle presentazioni di illustri rappresenti europei ed è stato di grande interesse.

In allegato la presentazione dell’evento con l’introduzione del Presidente dell’Associazione Europea dei medici ospedalieri Joao De Deus.

Al termine della conferenza abbiamo raccolto le dichiarazioni del Presidente della Federazione Europea dei Medici Salariati (FEMS) Enrico Reginato.

«È automatico – ha dichiarato il Dott. Enrico Reginato, Presidente FEMSquando si nomina la "corruzione in sanità" andare con il pensiero al giro, a volte impressionante, di denaro che deriva da pratiche illegali.

Non c’è dubbio, questo tipo di corruzione provoca sensibili danni al funzionamento del SSN. Ma il termine "corruzione", letteralmente, significa anche: degrado, decadimento, contaminazione, peggioramento, rovina… e questi significati si possono applicare a molte situazioni che si presentato nel SSN situazioni di obiettiva corruzione del sistema.

Pensiamo alla gestione politica, anche ai livelli più periferici, della sanità, alle nomine fatte attraverso concorsi "precotti" all’introduzione nel SSN di grandi quote di privatizzazione, alla gerarchizzazione del sistema, all’insufficiente sviluppo professionale dei giovani medici, al burnout e al mobbing.

Agli ospedali progettati quaranta anni prima dell’apertura, che quindi nascono obsoleti.

Molti altri esempi sono possibili e noti sopratutto agli addetti ai lavori.

Il maggior problema per questo genere di corruzione cui va incontro il sistema è che, a differenza della corruzione economica, dove le leggi consentono di punire i colpevoli, quando scoperti, in tutti gli altri casi il degrado è perfettamente o apparentemente legittimo. Per cui è richiesto un molto maggiore sforzo per il legislatore, per invertire la tendenza negativa. Purtroppo, al momento, non si vedono segnali di ravvedimento.

È indispensabile che i medici, oggettivamente, per professione e responsabilità, ai vertici  del sistema, facciano sentire sempre più il loro peso di professionisti. Attualmente il peso della struttura prevale sulla professione, è indispensabile invertire il rapporto: la professione deve prevalere sulla struttura, nell’interesse del cittadino».

Autore: Redazione FNOMCeO

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