“Sempre meno medici, molto maltrattati, per l’assenza di nuovi contratti, di turnover, di recuperi; sempre più anziani, sempre più affaticati e a disagio. Sempre più giudicati e poco compresi. Una reazione forte di protesta sarebbe giustificata, ma la grande temperanza che li contraddistingue consente solo timide minacce di sit-in, o di scioperi lontani nel tempo”.
Nell’attesa di chiarimenti sui fatti di Nola, il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, ha voluto rendere noto, pubblicandolo anche sul Portale www.fnomceo.it, l’Editoriale di fine anno scritto per il Bollettino dell’Ordine di Gorizia.
Un ‘grazie’, quello di Chersevani, reso a tutti i medici che, ogni giorno, svolgono la loro professione sempre in prima linea, a volte in situazioni estreme. Un ‘grazie’ che, ispirandosi all’immagine della Copertina – un mosaico della Basilica di San Marco a Venezia, raffigurante la Temperanza – ritrova, nel lavoro quotidiano dei professionisti della sanità, l’espressione delle quattro Virtù Cardinali.
“Non solo Temperanza, ma necessariamente anche Giustizia e Fortezza – continua infatti l’Editoriale, che alleghiamo in versione integrale.
“Quella Giustizia – chiosa – che ci porta a prendere posizione per la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale, per il cessare dei conflitti, per la disponibilità dei nuovi farmaci, per la difesa dell’ambiente – determinante di salute, per il contrasto alle disuguaglianza nell’accesso alle cure”.
“Medici mediatori, che si relazionano con gli altri, sempre in prima linea, a sostegno della relazione di cura – continua -. Per questo serve Fortezza, che deriva dalla consapevolezza di svolgere un ruolo importante, unico, insostituibile; che nasce dal continuo contatto con la malattia, e la morte, fonti di crescita e di maturità”.
“Esiste spazio anche per la Prudenza – conclude -, valutando con ponderazione, precauzione e saggezza, ciò che è opportuno fare o non fare, per evitare rischi inutili”.
“A questi medici e alle loro virtù io dico grazie, continuando in un percorso che spero possa difendere e rafforzare la professione”.
Autore: Redazione FNOMCeO