Che cosa pensano i medici del Fascicolo sanitario elettronico? Quali proposte hanno per rendere questa cartella digitale uno strumento realmente utile a pazienti e operatori? È per rispondere a queste domande che l’Aimef (Associazione italiana medici di famiglia) si appresta a lanciare un sondaggio diretto a raccogliere pareri e opinioni dei prescrittori attraverso un questionario mirato.
L’iniziativa, annunciata nel corso del 18° Congresso Nazionale della società scientifica, concluso domenica a Chia (Cagliari), mira infatti a coinvolgere i medici nella valutazione e nell’elaborazione di metodologie che mettano l’hi-tech al servizio della clinica piuttosto che il contrario.
"Stiamo assistendo a un’inarrestabile evoluzione della medicina di famiglia", spiega il segretario Scientifico dell’Aimef, Walter Ingarozza, "che dall’uso esclusivo del fonendoscopio è oggi alle prese con il Fascicolo sanitario elettronico.
Ma nessun computer potrà mai sostituire il rapporto medico-paziente, perciò è sul terreno dell’efficienza clinica che si giocherà il futuro della professione". Tra gli elementi di perturbazione del rapporto medico-paziente, poi, spiccano anche le lusinghe della pubblicità e del marketing che promuove cure "fai da te" e prodotti life-style.
E su questo fronte la proposta dell’Aimef è quella di arrivare a un codice deontologico comune con i giornalisti per un’informazione medico-scientifica puntuale e rispettosa. "Di fronte alle numerose e incontrollate informazioni veicolate ai cittadini" ha ricordato il presidente dell’Aimef, Tristano Orlando, "siamo convinti che oggi il ruolo del medico sia più difficile: dobbiamo aiutare i nostri assistiti a distinguere una terapia da un’invenzione pubblicitaria".
Autore: Redazione FNOMCeO