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Medicina potenziativa, uno step per riflettere insieme

Maxi-convegno FNOMCeO giovedì 16 marzo a Roma. Tema: “La Medicina potenziativa: intersezioni e questioni”, con la partecipazione di esponenti della Federazione, del mondo accademico e di esperti.
Intersezioni e questioni che ruotano attorno all’articolo 76 del Codice di Deontologia medica, approvato a Torino il 18 maggio 2014. E, in effetti, proprio su quell’articolo si è concentrata l’attenzione dei relatori, i quali hanno espresso apprezzamento per la formulazione, che però ha bisogno di qualche aggiustamento, compito demandato alla Consulta deontologica nazionale della FNOMCeO, che già sta lavorando in tal senso. Proprio per questo è stato organizzato il convegno a Roma, per approfondire il tema, che, a giudizio di tutti, è di straordinaria attualità.
E allora richiamiamolo questo articolo 76 che fa parte del Titolo XVI del Codice e che reca come titolo: “La medicina potenziativa ed estetica” ed è così formulato: “Il medico, quando gli siano richiesti interventi medici finalizzati al potenziamento delle fisiologiche capacità psico-fisiche dell’individuo, opera, sia nella fase di ricerca che nella pratica professionale, secondo i principi di precauzione, proporzionalità e rispetto dell’autodeterminazione della persona, acquisendo il consenso informato in forma scritta. Il medico, nell’esercizio di attività diagnostico-terapeutiche con finalità estetiche, garantisce il possesso di idonee competenze e, nell’informazione preliminare al consenso scritto, non suscita né alimenta aspettative illusorie, individua le possibili soluzioni alternative di pari efficacia e opera al fine di garantire la massima sicurezza delle prestazioni erogate. Gli interventi diagnostico-terapeutici rivolti a minori o a incapaci si attengono all’ordinamento”.
I principi di precauzione, proporzionalità e rispetto dell’autodeterminazione sono stati richiamati da Roberta Chersevani, Presidente FNOMCeO, nel portare il messaggio di saluto all’apertura dei lavori. La Presidente ha anche annunciato che il tema sarà ulteriormente sviluppato dalla Consulta e che comunque ci sarà un altro evento, il 27 maggio a Piacenza, dal titolo “Dalla cura del malato alla ‘cura’ del sano”. Un convegno organizzato dall’OMCeO di quella città, presieduto da Augusto Pagani, assieme alla FNOMCeO e alla Società bio-chirurgica piacentina. Interessante il sottotitolo: “quello che si può fare, quello che si deve fare, quello che non si deve neanche pensare in tema di medicina potenziativa”.
Maurizio Grossi, coordinatore della Consulta deontologica e Presidente OMCeO di Rimini, ha spiegato che il tema è nato in senso alla Consulta, che la Consulta ci sta lavorando anche per definire eventuali limiti, se ci sono, della medicina potenziativa..
Le questioni che ruotano attorno alla medicina potenziativa sono molte: si va da un nuovo concetto di salute all’uso di nuovi farmaci, dalle protesi neurali alle terapie cellulari, tutti temi affrontati nella sessione della mattina, coordinata da Antonella Arras, componente la Consulta deontologica e Antonio Panti, Presidente OMCeO di Firenze. Ne hanno discusso Francesco Donato Busnelli, già nel Comitato Nazionale di Bioetica e docente di Diritto Civile presso la Scuola superiore Sant’Anna a Pisa; Laura Palazzani, Ordinario Filosofia del Diritto alla LUMSA, Roma e componente del Comitato bioetica UNESCO; Pietro Pietrini, professore di Biochimica e direttore scuola Alti studi a Lucca; Antonio Frisoli, docente di Ingegneria al Sant’Anna di Pisa; Angelo Luigi Vescovi, direttore scientifico dell’ospedale IRCCS di San Giovanni Rotondo.
La sessione pomeridiana ha spaziato dal ruolo del codice e dei comitati etici al nuovo rapporto medico-paziente in tema di medicina potenziativa, dalla nuova responsabilità civile e penale per il medico agli effetti sul mercato e la concorrenza. Presieduta da Giorgio Berchicci, Presidente OMCeO di Isernia e da Claudio Buccelli, Ordinario di Medicina legale alla Federico II di Napoli, la sessione pomeridiana ha ospitato gli interventi di Andrea Nicolussi, Ordinario di Diritto civile alla Cattolica di Milano; Ranieri Domenici, Ordinario di Medicina legale a Pisa; Luca Nocco di DIRPOLIS a Pisa; Luca Arnaudo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Alcuni interventi hanno accennato anche a temi quali il rispetto della persona, la relazione uomo-macchina, le tecnologie robotiche, le nuove sfide della ricerca, tutti temi connessi, o direttamente o indirettamente, alla Medicina potenziativa, con qualche riferimento anche all’articolo 73 del Codice, relativo al doping. Ma tutti i relatori hanno sottolineato l’appropriatezza, l’approccio e l’innovazione presenti nei 79 articoli del Codice di deontologia medica del 2014.

Autore: Redazione FNOMCeO

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