La parola “governance” è un prestito dall’inglese entrato nel vocabolario italiano intorno agli anni Novanta (nel 1988 la prima attestazione scritta, secondo il Grande Dizionario italiano dell’Uso diretto dal linguista Tullio De Mauro). L’ambito in cui ha inizialmente attecchito, rispecchiando l’uso inglese, è stato quello dell’impresa, con il significato di “conduzione, modo di dirigere”, ma l’accezione si è ben presto ampliata e oggi se ne dà definizione in questi termini: “l’insieme dei princìpi, dei modi, delle procedure per la gestione e il governo di società, enti, istituzioni, o fenomeni complessi, dalle rilevanti ricadute sociali” (vedi)
La governance in ambito sanitario è certamente un compito arduo che investe una pluralità di aspetti, se si pensa ai cambiamenti che con il nuovo millennio hanno profondamente modificato il tessuto sociale, il campo tecnologico e, non ultima, l’economia nazionale, in bilico tra difficili assetti regionali, europei e globali. Sarà un caso, ma la parola “governance” prende piede negli stessi anni in cui si inizia a parlare di “aziendalizzazione” del sistema sanitario, di manovre per “efficientare” i servizi, attingendo con disinvoltura dal gergo economico-aziendale.
Notazioni lessicali a parte, per fare il punto della situazione, a oggi in Italia, sulla governance del sistema sanitario il nuovo numero di «Monitor», rivista di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), è uno speciale interamente dedicato al tema, e appunto intitolatoLa governance della sanità (vedi).
Come è cambiata la gestione del Sistema Sanitario Nazionale negli ultimi vent’anni? Quali sfide ha dovuto affrontare e quali l’attendono?
La rivista di Agenas, che si apre con un editoriale di Beatrice Lorenzin, ha posto queste domande ai protagonisti della politica sanitaria dell’ultimo ventennio: i ministri del dicastero che, nell’arco di tempo in esame, ha cambiato nome oltre a cambiare assetto. Un apposito provvedimento di legge (la n. 317 del 3 agosto 2001) ha previsto infatti che il Ministero della Sanità diventasse Ministero della Salute. Quasi a ricordare che le ricadute della governance del sistema sanità, oltre che sul libro dei bilanci dell’azienda sanitaria, si misurano innanzitutto sullo stato di salute dei cittadini.
A cura di Sara Boggio
Autore: Redazione FNOMCeO
