ASSEMBLEA CAO A TAORMINA: INTERVISTA A GIUSEPPE RENZO

Progetto prevenzione dei tumori del cavo orale, nomeclatore delle prestazioni odontoiatriche, rapporto con le altre professioni sanitarie, problematiche legate all’accesso al corso di laurea in Odontoiatria: questi alcuni dei temi salienti che la CAO Nazionale ha inserito nell’agenda della propria Assemblea Nazionale che si terrà a Taormina-Giaridni Naxos il prossimo 26 e 27 settembre. L’Assemblea si inserisce nell’ambito del VII Convegno nazionale di aggiornamento professionale in odontoiatria, che già prenderà l’avvio il 25 settembre. Abbiamo rivolto alcune domande a Giuseppe Renzo, Presidente nazionale CAO, per cogliere al meglio il senso e gli obiettivi dell’assemblea. 


Presidente Renzo, l’Assemblea CAO di Taormina da l’avvio a un nuovo anno ordinistico  professionale: quali sono gli argomenti trainanti all’Ordine del giorno?


Giuseppe Renzo: L’Assemblea dei Presidenti CAO a Taormina cade in un momento molto importante che vede tutta la professione odontoiatrica impegnata a dare sempre maggiore significato al proprio ruolo di professione intellettuale, attenta e partecipe alle esigenze della società per una migliore tutela della salute orale. Mi riferisco, in particolare, all’approvazione del Nomenclatore delle prestazioni odontoiatriche e al progetto di prevenzione dei tumori del cavo orale.


Particolare attenzione viene data in Assemblea CAO alle tematiche etiche e deontologiche della professione odontoiatrica: in questo senso il convegno di Taormina rappresenta un momento di riflessione o anche di indirizzo?

Certamente l’Assemblea di Taormina ha come tema centrale la promozione degli aspetti etici e deontologici della professione odontoiatrica. Troppo spesso, infatti, i “dentisti” vengono assimilati a titolari d’imprese o d’aziende che avrebbero al centro del loro interesse soltanto la ricerca del profitto. Nessuno, ovviamente, può negare l’importanza degli aspetti economici, ma credo di poter sostenere, senza tema di smentite, che gli odontoiatri italiani sono ormai sempre di più dei professionisti immersi nella realtà sociale che li circonda ed attenti anche agli aspetti solidaristici di tutela delle categorie disagiate. Quello che non possiamo accettare è però il tentativo in atto, di trasformare il rapporto di diagnosi, cura e terapia tra il medico ed il paziente in un asettico rapporto tra medico e cliente. L’alleanza  terapeutica tra le due figure del rapporto di cura, è al centro della deontologia professionale e costituisce il fulcro della nostra attività.


Il dialogo con il ministro del Welfare è iniziato in modo proficuo: quali sono i temi caldi  su cui vorrebbe che il ministro Sacconi concentrasse la sua attenzione?


Il Ministro del Welfare Sacconi ha, sicuramente, a cuore la tutela delle professioni sanitarie che da sempre garantiscono un’assistenza all’avanguardia specialmente in campo odontoiatrico. E’ chiaro che in modo attento e, vorrei dire, preoccupato, attendiamo risposte sulla riforma degli ordinamenti professionali, dei problemi della formazione pre e post-laurea, del miglioramento delle modalità di accesso alla professione, della lotta all’abusivismo che sono certamente temi caldi su cui vorremmo che il Ministro concentrasse la sua attenzione.   Certamente gli odontoiatri italiani offrono la propria collaborazione per affrontare in modo intelligente, nel rispetto dei valori deontologici ed etici, anche i temi della solidarietà sociale e della migliore tutela delle categorie disagiate. 


Il razionale del convegno che si svolge in contemporanea con l’assemblea CAO è  incentrato sulle tecnologie del futuro per una sempre migliore salute orale: quale è il rapporto che gli odontoiatri italiani hanno con le tecnologie avanzate?


In primo luogo voglio rendere noto che, in questa occasione garantiremo ai professionisti iscritti al Convegno l’aggiornamento sulla formazione in Radioprotezione e conferiremo, al termine dello specifico corso, l?attestato che certifica il conseguimento del risultato, così      come previsto dall’art. 7, comma 8, del dlgs 187/2000. L’odontoiatria italiana è notoriamente all’avanguardia in campo internazionale per la qualità delle prestazioni professionali. L’utilizzazione di sempre nuove tecnologie costituisce una caratteristica che riguarda certamente tutta la medicina ed in particolare il settore odontoiatrico. Gli odontoiatri italiani sono pienamente inseriti in questo nuovo         panorama tecnologico che apre prospettive e frontiere fino a poco tempo fa impensabili nel campo delle cure dentarie. Il rapporto è quindi assolutamente proficuo, anche se tengo sempre a precisare che il motore della prestazione è sempre costituito dall’alto livello di     preparazione del singolo odontoiatra che offre una prestazione di carattere in primis intellettuale, e che utilizza la tecnologia come supporto delle proprie conoscenze.


 


 


 

Autore: Redazione FNOMCeO

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