Medicina difensiva: tra timori di denunce ed eccessi di spesa

Report n. 110/2010    

MEDICINA DIFENSIVA: TRA TIMORI DI DENUNCE ED ECCESSI DI SPESA

“La medicina difensiva si verifica quando i medici ordinano test, procedure e visite, oppure evitano pazienti o procedure ad alto rischio, principalmente (ma non necessariamente) per ridurre la loro esposizione ad un giudizio di responsabilità per malpractice. Quando i medici prescrivono extra test o procedure per ridurre la loro esposizione ad un giudizio di responsabilità per malpractice, essi praticano una medicina difensiva positiva. Quando essi evitano certi pazienti o procedure, essi praticano una medicina difensiva negativa”.

È questa la definizione di medicina difensiva elaborata dall’Office of Technology assessment degli Stati Uniti. E a questo tema l’Ordine dei Medici di Roma in collaborazione con Panorama Sanità. ha dedicato un’indagine, realizzata dal Professor Aldo Piperno dell’Università Federico II di Napoli, i cui risultati sono stati presentati al Senato.

Secondo l’indagine, svolta su un campione di medici rappresentativi di tutta la categoria a livello nazionale (ad esclusione degli odontoiatri), ben il 10,9% della spesa sanitaria totale sarebbe causata dalla medicina difensiva. Considerando che in Italia la spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) si aggira attorno ai 134 miliardi di euro (109 pubblici e 25 privati) e che farmaci, visite, esami e ricoveri coprono almeno l’80% di questa spesa, se il calcolo stimato dal Professor Piperno corrispondesse alla realtà, vorrebbe dire che oltre 14 miliardi di euro se ne vanno ogni anno per esami, farmaci, visite e ricoveri prescritti ed eseguiti, ma che forse non servivano.

Il dato di partenza è che il 78,2% dei medici intervistati si sente oggi più a rischio di ricevere un esposto o una denuncia rispetto al passato e il 65,4% si sente sotto pressione nella pratica clinica di tutti i giorni.

  • Circa il 53% dei medici dichiara di prescrivere farmaci per ragioni di medicina difensiva e, mediamente, tali prescrizioni sono il 13% circa del totale;
  • Il 73% e oltre dei medici dichiara di prescrivere visite specialistiche per ragioni di medicina difensiva e, mediamente, tali prescrizioni costituiscono il 21% del totale;
  • Circa il 71% dei medici dichiara di prescrivere esami di laboratorio per ragioni di medicina difensiva e, mediamente, tali prescrizioni costituiscono il 21% circa del totale;
  • Circa il 75,6% dei medici dichiara di prescrivere esami strumentali per ragioni di medicina difensiva e, mediamente, tali prescrizioni rappresentano il 22,6% circa del totale;
  • Circa il 49,9% dei medici dichiara di prescrivere ricoveri per ragioni di medicina difensiva e, mediamente, tali prescrizioni costituiscono l’11% circa del totale.

Come già detto, secondo la stima dell’indagine, la spesa generata dalla medicina difensiva riferita a tutti i medici pubblici e privati, sarebbe corrispondente al 10,9% della spesa sanitaria totale, ripartita tra farmaci (3,7), visite specialistiche (2,4), esami di laboratorio (0,8), esami strumentali (0,8) e ricoveri (3,2). Per la sola spesa a carico del Ssn le ricadute della medicina difensiva sono pari a un 9,7% di incidenza totale, ripartito tra farmaci (1,9), visite (1,7) esami di laboratorio (0,7), esami strumentali (0,8) e ricoveri (4,6).

Roma, 26/11/2010

Autore: Redazione FNOMCeO

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