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L’alimentazione e gli stili di vita nell’alleanza terapeutica e nella promozione della salute

Milano, 10 Ottobre, Palazzo Reale. Alimentazione e stili di vita: le radici storiche di un legame e le possibili patologie mediche e
odontoiatriche associate
all’alimentazione. Questi alcuni nodi del Convegno che porrà l’attenzione anche sulle nuove tecnologie alimentari
che potrebbero
produrre benefici in termini di salute e sulle
tematiche
relative al controllo e all’igiene degli alimenti.

La promozione della salute (art.
5 del CDM)
, attraverso idonee campagne e attività di educazione e
prevenzione, resta uno dei compiti più importanti dell’attività del
medico e
dell’odontoiatri. Se ne parlerà al
convegno che affronterà lo stretto legame tra stili di vita, ambiente,
prevenzione. Le giuste scelte alimentari e l’adozione di adeguati stili di vita sono una priorità nel processo di prevenzione delle patologie croniche: una sfida dei prossimi anni oltre che per la professione medica, per tutta la società.
Gli interventi sull’alimentazione, come quelli sull’attività fisica,
hanno profili di efficacia dimostrata non inferiori ai trattamenti
farmacologici. Ciò non è sempre adeguatamente percepito nel rapporto
medico – persona assistita. E in questo contesto si inserisce la dieta Mediterranea, riconosciuta a Nairobi, il 16 novembre del 2010 dal Comitato intergovernativo, patrimonio culturale immateriale dell’Unesco con questa motivazione:

“La Dieta Mediterranea è un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. È caratterizzata da un modello nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio, i cui ingredienti principali sono olio di oliva, cereali, frutta e verdura, fresche o secche, un ammontare moderato di pesce, prodotti lattiero-caseari e carne, numerosi condimenti e spezie, il tutto accompagnatoda vino o infusioni, sempre nel rispetto delle convinzioni di ogni comunità”. E ancora: “La Dieta Mediterranea (da greco “diaita”, stile di vita) comprende molto più che il solo cibo. Essa promuove l’interazione sociale, dal momento che i pasti collettivi rappresentano il caposaldo di consuetudini sociali edeventi festivi. Essa ha dato alla luce a un formidabile corpo di conoscenze,canzoni, proverbi, racconti e leggende”

L’attività del medico e dell’odontoiatra, nel percorso diagnostico terapeutico condiviso con il proprio assistito, deve essere improntata alla promozione della qualità, dell’efficacia, della sicurezza e dell’appropriatezza delle cure basate sull’evidenza e su conoscenze scientifiche validate (art. 6 e art. 13 del CDM).

L’altro importante argomento che verrà trattato riguarda proprio l’attività del medico verso la ricerca dell’appropriatezza, non raggiunta
per decreto
, ma attraverso percorsi condivisi con le società scientifiche e i Ministeri
competenti
, verso un utilizzo delle risorse economiche disponibili;
analizzare la problematica legata alle allergie e alle intolleranze alimentari
è la prima sperimentazione indirizzata in tal senso. Non a caso nella seconda sessione
del convegno si parlerà proprio dell’attualissima "questione appropriatezza”. La FNOMCeO infatti vorrebbe per
il futuro creare una strada di “condivisione" di percorsi diagnostici e
terapeutici appropriati, su varie
tematiche Mediche, valutati e scritti in
accordo con le principali Società Scientifiche.
L’utilizzo ottimale delle limitate risorse economiche disponibili deve prevedere scelte per l’appropriatezza e la qualità delle cure da condividere tra professione, istituzioni e società civile.

Per quest’anno l’iniziativa ha
visto coinvolte le 3 più grosse Società
Scientifiche che da anni si occupano di
Allergologia
: la SIAAIC (Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia
clinica ), l’AAITO (Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali Ospedalieri
) e la SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica ),
invitate a collaborare alla stesura di un Documento su "Allergia e Intolleranza
Alimentare"

Quali sono stati i motivi della
scelta di un tale argomento?

E’ l’anno di EXPO, dove l’
alimentazione domina la scena ed è necessario capire come e con quale di informazione; ma
l’argomento è nato soprattutto da una forte esigenza, da parte sia del cittadino che del medico, di fare
chiarezza su questo tema, sempre di grande interesse e oggetto di molti dibattiti,
ma accompagnato da molti falsi miti o informazioni non corrette.

Nel documento si vuol far
chiarezza sulla fondamentale distinzione fra Allergia Alimentare vera, e sindromi
da intolleranza e soprattutto sulle tecniche diagnostiche non validate dal
mondo scientifico.

La percezione globale di "allergia alimentare" nella popolazione è del 20 % circa, ma le statistiche
reali dicono che solo il 3 -4 % degli adulti ha un’allergia alimentare vera; più alta è la percentuale nei bambini, che può
arrivare anche fino al 10%.

Numeri comunque significativi,
soprattutto se pensiamo che all’Allergia alimentare appartiene anche il
temibile quadro dell’Anafilassi, che se non riconosciuta immediatamente può
portare a morte, in pochi minuti, il soggetto allergico; l’Allergia Alimentare
è la prima causa di Anafilassi nella popolazione infantile.

Occorre quindi  fare chiarezza tra Allergia Alimentare e intolleranza alimentare; i due quadri sono
estremamente diversi fra loro, e nel
caso di Intolleranza il soggetto non è mai a rischio di reazione anafilattica.

Ecco dunque la necessità di
orientare il paziente verso percorsi diagnostico/terapeutici che seguano linee guida accreditate da ampi
studi scientifici; questo al fine di evitare da un lato restrizioni dietetiche
non giustificate se non dannose, dall’altro di evidenziare e quindi prevenire
comportamenti o situazioni che potrebbero mettere a rischio la vita stessa del
paziente.
Questo documento sarà messo a
disposizione di tutti i medici italiani in modo che possa essere utilizzato per
una rapida consultazione nell’attività lavorativa quotidiana; seguirà nel 2016 un corso FAD sullo stesso argomento accessibile a tutti i medici.

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A cura di Gianluigi Spata

Autore: Redazione FNOMCeO

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