Riforma dell’ordinamento professionale
Ordini, Collegi e Associazioni a confronto con l’onorevole Zappalà
La riforma dell’ordinamento professionale è un tema di nuovo alla ribalta dopo la delega data dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri all’europarlamentare Stefano Zappalà per la definizione di una bozza di provvedimento in materia.
Già nel corso dei lavori del Comitato Centrale del 27 marzo l’on. Zappalà fu invitato ad illustrare i principi intorno ai quali costruire, con il contributo dei professionisti e degli operatori della salute, la nuova normativa. Essi prevedevano una legge quadro di riferimento per tutte professioni, tale da azzerare l’esistente e, a seguire, l’emanazione di regolamenti attuativi riferiti alle varie professioni.
Una impostazione che, secondo l’organo deliberante della FNOMCeO, richiede ulteriori approfondimenti per le difficoltà di riunire, in un unico provvedimento, peculiarità professionali tanto diverse.
Il 27 aprile si è avuto un nuovo incontro presso la sede della Federazione. Presenti, questa volta, oltre all’on. Zappalà e al presidente Amedeo Bianco e al presidente Omceo di Sassari Sussarellu, il presidente della Federazione dei veterinari Gaetano Penocchio, la presidente dell’IPASVI Annalisa Silvestro, dei Tecnici di Radiologia medica Giuseppe Brancato e i rappresentanti del Conaps Antonio Bortone e Tiziana Rossetto e dell’Antel, Ciuffi.
Dalle posizioni espresse dai partecipanti è emerso chiaro il diverso punto di vista esistente tra le professioni costituite in Ordine e i Collegi e le Associazioni ancora in attesa di una normativa di riferimento. Mentre queste ultime,insieme ai Collegi, chiedono l’applicazione della legge 43/06, che prevedeva l’istituzione di nuovi Ordini , (infermieri, ostetriche, dei professionisti della riabilitazione e dei tecnici della prevenzione), i medici, i veterinari e i farmacisti sono per una revisione dell’ordinamento professionale a tutto tondo, che a fronte dell’istituzione di nuovi Ordini chiarisca compiti e responsabilità e riserve di attività di ciascuna professione, ciò per eliminare sul nascere ogni tipo di conflittualità professionale che andrebbe a tutto danno dei cittadino disorientato di fronte ad una miriade di competenze a volte sovrapponibili. Una normativa, quindi, che partendo dalla formazione e dall’aggiornamento ridisegni ex novo il profilo professionale di tutti gli operatori della salute.
Il dibattito, sia pure portato avanti su posizioni distinte, è risultato estremamente utile, come affermato dallo stesso Zappalà che ha avuto modo di recepire le istanze e i desiderata delle professioni presenti.
Vista l’urgenza di proseguire nel confronto, il parlamentare ha affermato infatti che in autunno dovrà consegnare nelle mani del Presidente del Consiglio una bozza di provvedimento, è stato fissato per il 13 maggio un nuovo appuntamento, sempre preso la sede della FNOMCeO, per individuare possibili convergenze, a partire dal nodo cruciale della cosiddetta cabina di regia in ambito assistenziale.
Autore: Redazione FNOMCeO