Lo stetoscopio non va in pensione

Lo attesta una nuova acquisizione per la Professione, cioè lo stetoscopio virtuale che ammicca al suo antenato storico, ideato dal francese René-Théophile-Hyacinthe Laennec. Una rivoluzione iniziata ai primi dell’800, nell’auscultazione del torace, che continua oggi con una versione 2.0: uno strumento che, secondo un articolo pubblicato recentemente sul Wall Street Journal, sarebbe in grado di offrire un’analisi più approfondita delll’organismo, fino a definire l’esatta composizione e successione dei mattoni della vita di ciascun individuo identificando alterazioni molecolari causa di numerose patologie. La notizia arriva da una testata di rigore scientifico (Galilo.net) che dà sempre però un taglio di approfondimento culturale di alto livello.


Autore: Redazione FNOMCeO

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