• Home
  • Archivio
  • Conte: la FNOMCeO a Cernobbio per l’armonizzazione dell’Ecm

Conte: la FNOMCeO a Cernobbio per l’armonizzazione dell’Ecm

La terza Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina (Cernobbio, 1718 ottobre) riporta in primo piano il dibattito sullo stato di salute del sistema Ecm in Italia. Un dibattito a cu la Federazione sta contribuendo in maniera sostanziale sia dal punto di vista dell’intelligenza complessiva di sistema, che riuscendo ad essere interlocutore autorevole, in grado di rappresentare compiutamente l’universo professionale medico.

Alla conferenza (consulta il programma qui) – ormai diversa, più mirata, efficace ed essenziale della vecchia manifestazione Sanità Futura – parteciperanno in varia misura tutti i soggetti del settore, provider e strutture sanitarie, aziende di tecnologie formative e ordini professionali, società scientifiche e industria del farmaco, istituzioni centrali e marchi di medical device. Ovviamente grande interesse circonda i lavori sia per gli aspetti di riflessione politica e di sistema, sia per la voglia di ascoltare la presentazione dei progetti che si sono aggiudicati l’accreditamento come bandi sperimentali, sia perché verrà presentato il bando sperimentale del nuovo anno, che ha caratteristiche differenti da quello che l’ha preceduto.

La FNOMCeO sarà presente e sarà protagonista. Sia perché i lavori saranno aperti e spesso coordinati da Amedeo Bianco, vicepresidente della Commissione Nazionale, sia perché altri esponenti della Federazione (Conte e Brucoli) faranno da moderatori a importanti sessioni. Abbiamo chiesto a Luigi Conte, componente del Comitato centrale della Federazione nonché coordinatore della Quarta Sezione della Commissione Nazionale per la Formazione Continua, di introdurci ai lavori di Cernobbio.

Dottor Conte, ci aiuta a focalizzare gli obiettivi di questo terzo Forum Ecm?
La conferenza nazionale ECM di quest’anno mostra il tentativo di uscire da una fase di contrapposizione di diversi sistemi che si sono posti nel panorama nazionale e regionale della formazione, per cercare di ottenere una necessaria armonizzazione, affinché si vada tutti nella stessa direzione. E’ il luogo in cui cercheremo di garantire la governance di tutto il sistema, tenendo conto di giuste rivendicazioni regionali, ma evitando situazioni di inutile contrapposizione locale.

Scendendo al lato pratico: si vuol evitare una “doppia marcia”?
Esatto: ci sono regioni che sono andate molto avanti e che ora fanno fatica a rimettersi in carreggiata per sintonizzarsi con le scelte complessive. Il rischio è chi si possa avere crediti regionali e non nazionali, cosa che si vuol evitare. Cernobbio sarà il luogo in cui ascoltare e decidere insieme per fare in modo di dare un sistema affidabile a tutti.

Quale sarà la funzione e la presenza delle Federazione al Forum?
La Fnom ha interpretato l’Ecm come espressione di un metodo in grado di garantire la qualità dell’esercizio professionale e da tempo cerca di essere l’attore di garanzia dei professionisti. La nostra strategia è una sola: promuovere l’armonizzazione a tutto vantaggio degli operatori e dei cittadini. Anche a Cernobbio continueremo a svolgere questa funzione, con una presenza seria, costante, visibile.
Ma una delle battaglie della Federazione è anche quella sulla valutazione del sistema…. Noi riteniamo di essere i certificatori dell’avvenuta formazione Ecm da parte dei professionisti, ma ci candidiamo anche ad essere i valutatori della tenuta del sistema. Vorremmo quindi che fossero esperti degli Ordini – non solo dei medici – a valutare gli eventi formativi e il possesso dei principi e delle caratteristiche base da parte dei provider. Su questo ancora una certa strada è da fare.

Quali sono ancora le aree critiche del sistema di educazione continua in medicina?
Come ho già accennato, mentre il sistema nazionale sta accreditando i provider, i sistemi regionali – a parte la Lombardia – stanno ancora accreditando gli eventi. Questo significa che molte regioni saranno sfilacciate, accreditando singoli simposi fino alla fine del 2012 come già ora fanno. Quindi il problema sostanziale sta nella coesistenza di sistemi diversi, a doppia marcia, che non funzionano e creano ambiguità e poca credibilità. Come Federazione ci siamo impegnati a garantire la tenuta del sistema e per questo ci stiamo impegnando. E’ chiaro che nel momento in cui si dovessse verificare che si va in una direzione opposta, accettando sistemi diversi e non omogenei, allora noi potremmo addirittura tirarci fuori. Ma sono certo che questo non accadrà: il percorso fatto ci fa ben sperare. 

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.