Sanremo: lettera CEOM al ministro spagnolo della Salute

Cosa sta accadendo in Spagna? Il governo Zapatero sta introducendo una norma per cui nel Paese iberico potrebbe decadere l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Ordine dei medici per l’esercizio della professione. La cosa è stata rappresentata recentemente alla CEOM dai rappresentanti del Consejo general de Colegios Oficiales de Medicos de Espana e a Sanremo, durante il recente convegno sui temi dell’etica medica in Europa, il tema è entrato di prepotenza sotto i riflettori. Il Ministro della salute e delle politiche sociali, Trinidad Jiménez García-Herrera, che occupa il dicastero dall’aprile del 2009, non ha ancora assunto una posizione chiara nei confronti di questa norma, ma è chiaro che l’indirizzo governativo punta verso questa azzardata “liberalizzazione” professionale ed etica, con ricadute decisamente gravi.

A Sanremo il tema è stato particolarmente dibattuto. Già in sede di conferenza stampa sia Francis Montané, che Pedro Nunez (presidente CEOM) e Amedeo Bianco hanno sottolineato la gravità della cosa. Montanè, in particolare, ha stigmatizzato il fatto che il governo spagnolo avrebbe fatto discendere la norma da un’interpretazione arbitraria della Direttiva 2006/123/EC “Servizi”: “la situazione spagnola è gravissima, sia perché crea un’oggettivo pericolo per i cittadini e per i pazienti, sia perché potrebbe creare un precedente di estrema pericolosità”.

Al termine dei lavori, Pedro Nunez ha presentato una lettera ufficiale preparata dalla CEOM e inviata al ministro Jimenez, nella quale, dopo aver espresso stupore per l’indirizzo intrapreso dalla Spagna per la non regolamentazione della professione, ricorda che l’esercizio della professione medica è strettamente connesso con il diritto alla salute dei cittadini, all’umana dignità e al libero sviluppo della personalità, nel richiamo esplicito degli articoli 2, 3, 8 e 35 della carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.

La lettera termina con l’invito al Ministro “a mantenere la registrazione obbligatoria di tutti i medici come meccanismo di controllo professionale e in difesa non solo dei pazienti spagnoli, ma di tutti i cittadini dell’Unione europea che ogni anno si recano in Spagna”. La lettera è stata firmata dal presidente Nunez, dai vicepresidenti CEOM Kerzmann, Kalan Zivcec e Borcean, oltre che da Francis Montané e dal presidente Bianco.

Approvata con un forte e non convenzionale applauso, la lettera è stata seguita da una precisa disponbilità espressa da Amedeo Bianco al rappresentante del Consejo General de Colegios Oficiales de Medicos de Espana, presente ai lavori di Sanremo: “Siamo vicinissimi a questo vostro momento delicato. Vi siamo così vicini che siamo disposti ad essere al vostro fianco in Spagna per sostenere le vostre legittime azioni nei confronti del governo spagnolo: se organizzerete un momento di dialogo, di dibattito e di confronto pubbico, ci vedrete tutti con voi per dare forza alla vostra voce e posizione”

Autore: Redazione FNOMCeO

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