Dopo gli “Stati Generali” di Fiuggi, la Professione si riunisce ora a L’Aquila.
L’Ufficio Stampa ha posto alcune domande ad Amedeo Bianco, presidente FNOMCeO, che traccia una linea ideale tra i due Convegni.
Dopo Fiuggi, dove si è disegnato un Sistema Sanitario unitario, equo, solidale e di qualità, eccoci a L’Aquila, dove questo progetto deve “fare i conti”, e non solo in senso figurato, con risorse economiche per forza di cose limitate. Qual è il filo rosso che lega i due convegni?
A Fiuggi abbiamo tracciato il profilo di un SSN universale e solidale, equo ed accessibile, quale garanzia del diritto costituzionale alla tutela della salute, ed una delle più forti espressioni dell’identità civile e morale della nostra comunità. E abbiamo indicato alla politica il modo per ottenerla: migliorare la qualità dei servizi, anche riagganciando ad una sanità moderna, efficace ed accessibile le parti del paese segnate da storiche disuguaglianze sociali ed economiche. Ogni progetto di Federalismo Fiscale dovrebbe misurarsi con tali differenze, intervenendo con rigore sui diversi livelli di efficienza e trasparenza nell’uso delle risorse, per dare risposte concrete nel segno dell’unitarietà, solidarietà ed equa accessibilità al diritto alla tutela della salute.
Ora, a L’Aquila, andiamo oltre, ribadendo che una sanità moderna, più che sul potenziamento “irrazionale” dell’offerta di prestazioni, deve ricercare l’Appropriatezza, coniugando, ad ogni livello di responsabilità, domanda, risposta e bisogni reali e dando priorità, nella destinazione delle risorse, all’educazione alla salute, agli stili di vita corretti, alla tutela dell’ambiente.
Gli obiettivi da conseguire vanno decisi in sinergia di compiti tra Politica, Gestione e Professione.
Come può il paradigma del “Governo Clinico” farsi punto di incontro tra “Etica professionale” ed “Etica delle risorse”, assicurando il diritto alla Salute non solo secondo i principi di Equità, Beneficialità e Giustizia, ma anche secondo quello di una corretta gestione economica?
Nell’azienda sanitaria deve definirsi e diffondersi una rete di autonomie e responsabilità, per produrre una sistema sinergico di competenze e valori comuni, che rappresenta la base fondante del Governo Clinico.
Promuovere il governo Clinico significa proprio istituzionalizzare questo sistema reticolare e pluriprofessionale, che deve potersi esprimere a tutti i livelli del SSN e in tutte le fasi decisionali ed operative, con l’obiettivo della massima qualità, efficacia e appropriatezza nell’ambito delle risorse definite.
Governo clinico vuol dire che il principio delle compatibilità con le risorse finanziarie non deve essere dominante, ma neppure estraneo all’esercizio della professione: ogni scelta va commisurata all’obiettivo del miglior risultato possibile al minor costo possibile.
Ma con l’espressione “Governo Clinico” si intende, infine, che nella gestione dell’azienda sanitaria siano centrali i principi etici e deontologici della nostra professione dato che il pareggio di bilancio è uno strumento con cui realizzare il fine ultimo della qualità del SSN.
Autore: Redazione FNOMCeO