Si è svolto a Napoli dal 20 al 22 ottobre l’11° ConferenzaMondiale dell’UNESCO Chair in Bioethics su “Bioethics, Medical Ethics &Health Law”. La FNOMCeO ha accettato l’invito a partecipare e ha delegato a rappresentarla il dottor Carlo Manfredi. Nel saluto ai partecipanti, il delegato FNOMCeO ha sottolineato che, date le attuali ridotte disponibilità finanziarie, il medico ha due responsabilità che possono, talora, confliggere fra di loro. Da un lato una responsabilità verso il SSN che lo impegna a definire gli standard di cura, linee guida cliniche e i percorsi diagnostici e terapeutici per assicurare assistenza sanitaria di buon qualità e costo-efficace. Dall’altro, il dovere etico e deontologico di fare tutto ciò che è necessario per difendere lasalute dei pazienti che si affidano a lui nella speranza di ottenere tutto quello di cui hanno bisogno. In questo contesto il medico si deve impegnare sempre di più per evitare che le ragioni dell’economia prevalganosull’interesse alla difesa della salute del cittadino. Nella seconda sessione scientifica sul tema “Clinical Trials and Medical Research” , il delegato FNOMCeO ha illustrato la nuova formulazione degli articoli del codice deontologico riguardanti la ricerca scientifica e gli indirizzi applicativi allegati. La nuova versione si era resa necessaria per rinsaldare il contratto fra medicina e società che si basa sull’utilizzo appropriato delle conoscenze scientifiche. I risultati delle ricerche devono essere sempre pubblicati integralmente per non alterare il profilo di efficacia-sicurezza dei trattamenti, per non esporre a rischi già noti nuovi pazienti, per non bruciare inutilmente ulteriori risorse per ripetere ricerche già effettuate e per nonviolare il patto firmato con il consenso informato e tradire la speranza dei pazienti di favorire, con la loro partecipazione agli studi, nuove opportunità di cura per chi soffrirà in futuro della stessa malattia.
Ha sottolineato, infine, che i medici coinvolti nella ricerca, nella redazione delle riviste scientifiche, nei comitati etici, nelle agenzie regolatorie o nella stesura delle linee giuda hanno obblighi etici e deontologici speciali perché il loro operato condiziona sia le scelte dei decisori delle politiche sanitarie che l’appropriatezza diagnostica e terapeutica di chi opera in ambito clinico a contatto diretto con il paziente.
Autore: Redazione FNOMCeO