Bari/2: intervista al presidente OMCeO Paolo Livrea

La parola d’ordine è “sinergia”. Tra Università, Medici, Ministeri. E poi, ancora, tra Culture ed Esperienze formative e professionali.
È questo il messaggio che Paolo Livrea, presidente OMCeO di Bari  e coordinatore del Gruppo di Lavoro della FNOMCeO su “Formazione e valutazione fabbisogno medici e odontoiatri”, (CV su http://www.neuroscienze.uniba.it/organizzazione/personaledocente/plivrea.html) vuole lanciare venerdì 18.
Nel capoluogo pugliese, infatti, si discuterà di formazione a 360°: delle riforme necessarie e delle valutazioni dei fabbisogni. Obiettivi precisi, quindi, che possono essere conseguiti solo con la collaborazione tra le parti. Obiettivi che abbiamo voluto sentire dalla viva voce del professor Livrea.

Presidente, qual è lo spirito del Workshop di Bari?

Temi così delicati, quali la programmazione del fabbisogno, la selezione d’accesso e la formazione dei Medici, degli Odontoiatri e degli Specialisti, non possono che essere affrontati con uno spirito fortemente improntato alla partecipazione e alla collaborazione. La soluzione delle problematiche che essi innescano, infatti, sta proprio nell’incontro tra competenze, culture, esperienze formative pre-universitarie, universitarie, ospedaliere e territoriali del Servizio Sanitario Nazionale.

Quali sono i punti che la FNOMCeO proporrà ai decisori politici e amministrativi per il miglioramento dei percorsi formativi e professionali?

Le proposte che la Federazione presenterà a Bari hanno tutte il comune e sinergico obiettivo di migliorare i percorsi formativi e professionali dei medici. Non solo, quindi, una revisione dei parametri per l’individuazione dei numeri programmati, revisione necessaria alla luce delle proiezioni demografiche sulla popolazione medica e su quella in generale. Ma una rivisitazione a tutto tondo del percorso formativo del medico, dell’odontoiatra e dello specialista, dalle prove di ammissione ai contenuti formativi veri e propri.

Può darci qualche anticipazione?

Innanzitutto, a nostro avviso è necessaria una revisione dei contenuti e delle discipline delle prove di ammissione. Ma anche nuovi criteri di valutazione, che tengano conto dei curricula di studio e del superamento di prove attitudinali.

E cosa può dirci a proposito del Corso di Laurea?

Andrebbero valorizzate, nell’iter formativo, quelle materie e quelle esperienze che sono le basi di una vera continuità assistenziale per il paziente, il cittadino e la comunità. Da tempo come FNOMCeO chiediamo che sia introdotto lo studio della Deontologia Medica, fondamento della nostra Disciplina e di ogni relazione Medico-Paziente. E andrebbe altresì incrementata la formazione sul campo, con ambiti comprendenti esperienze ospedaliere, di medicina territoriale, e di addestramento alla metodologia scientifica in laboratori di ricerca.

Ma la formazione di un Medico o di un Odontoiatra non finisce con il corso di Laurea…

Certamente no: per questo, come FNOMCeO, chiediamo una revisione anche delle modalità di espletamento dell’esame di Stato. E, successivamente, una valorizzazione del percorso specialistico che parta da una radice comune a tutta la Professione e  un potenziamento della formazione specifica in medicina generale: due elementi indispensabili per rendere effettiva la tanto auspicata continuità Ospedale-Territorio.

Autore: Redazione FNOMCeO

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