Nell’interrogazione si rileva che secondo quanto si apprende da un articolo del quotidiano «Libero» del 19 maggio 2016 dal titolo “Visite fiscali addio: vincono i fannulloni" i fondi per pagare i controlli dei medici erano 70 milioni all’anno e permettevano di recuperare 100 milioni di danni erariali. Secondo il quotidiano, a seguito di politiche di spending review, il fondo del capitolo di spesa destinato a tali controlli è pari a 18-20 milioni di euro, e “con questa cifra si fa davvero poco. Perché secondo le stime degli anni precedenti il recupero di danno erariale effettuato attraverso quei controlli era superiore ai 100 milioni di euro (…) Anche la Corte dei Conti ha segnalato nella sua relazione sul bilancio dell’Inps 2013-2015 come la mancanza di fondi abbia inciso fortemente sui controlli effettuati per scoprire gli assenteisti ingiustificati. Le visite fiscali sono diminuite del 49 per cento in media, e quelle disposte di ufficio addirittura del 62,2 per cento”; la finalità specifica del servizio “visite mediche” di controllo sullo stato di salute dei lavoratori assenti dal lavoro per malattia” è fondamentalmente mirato all’abbattimento del “fenomeno assenteismo”, accertando la sussistenza della condizione di malattia certificata dal medico curante, tenuto conto dell’onere gravante sugli istituti previdenziali, compreso l’INPS, di corrispondere il trattamento economico di malattia; tra l’altro, la riforma della pubblica amministrazione prevede di porre in capo all’Inps anche il controllo dello stato di malattia dei dipendenti pubblici, con conseguente uniformità degli accertamenti al fine di controllare al meglio l’assenteismo nel settore pubblico ed ottenere risultati più in linea rispetto a quelli raggiunti nel settore privato; gravi sono, a parere degli interroganti, i tagli alle risorse destinate ai controlli per le visite fiscali. Si chiede se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e come intenda garantire standard efficienti per l’attività di controllo relativa alle assenze e alle visite fiscali in assenza di idonei stanziamenti e se il Governo non ritenga, alla luce di quanto esposto in premessa, indispensabile assumere iniziative per valorizzare il lavoro dei medici dell’Inps destinati a tali attività e per rifinanziare il capitolo di spesa destinato alle visite fiscali dell’Inps.
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