Il Ministero della Salute ha inviato una nota relativa all’adozione dei Protocolli diagnostici della Legge 2 febbraio 2006, n. 31 “Disciplina del riscontro diagnostico sulle vittime della morte improvvisa del lattante (SIDS) e di morte inaspettata del feto” (G.U. n. 34 del 10 febbraio 2006).
Come riportato nel testo, "I protocolli diagnostici ‘Protocollo di indagini e di riscontro diagnostico nella morte improvvisa infantile – Legge 2 febbraio 2006, n. 31, art.1, comma 20’, e ‘Morte inaspettata di feto di età gestazionale superiore alla 25a settimana’, elaborati da un apposito gruppo di lavoro, sono parte essenziale per l’attuazione della legge e definiscono in modo particolareggiato tutte le tappe del riscontro diagnostico (indagine medico-legale, autopsia, diagnosi molecolare infettivologica, accertamento tossicologico, valutazione genetica, consulenza genetica, indagini citogenetiche) sui lattanti deceduti improvvisamente e i feti deceduti anch’essi senza causa apparente.Tali documenti sono stati sottoposti alla valutazione del Consiglio superiore di sanità, che ha espresso all’unanimità parere favorevole.
Il percorso interdisciplinare elaborato offre ai professionisti la possibilità di definire le informazioni necessarie e le modalità attraverso cui raccoglierle, quindi di adottare azioni e strumenti utili per giungere infine alla valutazione dei risultati dei propri interventi.
Si ritiene quindi fondamentale il coinvolgimento degli operatori sanitari maggiormente interessati agli eventi SIDS e SIUD (anatomo-patologi, neonatologi, medici legali, pediatri di libera scelta, medici di medicina generale e dei servizi territoriali di emergenza, cardiologi, genetisti, ostetriche, ginecologi, infermieri)".
In allegato la nota inviata dal Ministero.
Autore: Redazione FNOMCeO
