Orientamenti in merito alla costituzione di un polo unico per effettuare le visite di accertamento medico-legale presso l’INPS – Nella interrogazione si rileva che il comma 108 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013), ha previsto che gli enti pubblici di previdenza e assistenza sociale adottino interventi di razionalizzazione per la riduzione delle proprie spese, in modo da conseguire, a partire dal 2013, risparmi aggiuntivi non inferiori a 300 milioni di euro annui. In virtù di tale norma di legge, l’Inps, a decorrere dal 2 maggio 2013, ha disposto prima la riduzione e poi la sospensione delle visite mediche di controllo domiciliare disposte d’ufficio dall’ente, lasciando operative solo quelle richieste dai datori di lavoro. Tale decisione ha comportato la sospensione del rapporto di collaborazione di natura libero-professionale (articolo 6 del decreto ministeriale del 18 aprile 1996) per circa 1.400 medici assegnati alle attività di controllo d’ufficio delle assenze per malattia. I recenti fatti di cronaca hanno riportato all’attenzione pubblica la proposta, condivisa anche nel documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’organizzazione dell’attività dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia, approvato dalla XII Commissione affari sociali della Camera dei deputati, di istituire presso l’Inps un polo unico per l’effettuazione delle visite di accertamento medico-legale, che assommasse a sé le competenze oggi ripartite tra Inps e aziende sanitarie locali, in particolare per quanto attiene le visite di controllo ai dipendenti della pubblica amministrazione. Si chiede quali siano gli orientamenti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali circa la costituzione di un polo unico per l’effettuazione delle visite di accertamento medico-legale presso l’Inps. Nella seduta dell’Assemblea della Camera dei Deputati del 20 ottobre 2015 interviene il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Sen. Massimo Cassano, che risponde all’interrogazione rilevando che lo scorso 4 agosto il Parlamento ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge n. 1557, di iniziativa governativa, recante ”Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche’’, ora legge di delega n.124 del 2015. In particolare, l’articolo 17, comma 1, della predetta legge, al fine di semplificare ed uniformare gli accertamenti medico-legali sullo stato di salute dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, in precedenza ripartiti tra INPS ed ASL, ha previsto la costituzione di un polo unico di medicina fiscale presso l’INPS mediante il trasferimento, in via esclusiva, a quest’ultimo delle competenze e delle risorse economiche attualmente impiegate nella pubblica amministrazione per l’espletamento di tali compiti. Ad oggi, sono in corso di predisposizione i successivi decreti volti a dare attuazione alla predetta normativa e concretezza ad una riforma che, prevedibilmente, consentirà un risparmio e un miglioramento dell’azione di controllo sullo stato di malattia dei dipendenti privati e pubblici. Interviene in replica l’On. Patrizia Maestri che sottolinea che il decreto attuativo “oltre a dare un maggiore efficientamento delle visite di controllo dei dipendenti sia delle aziende private che di quelle pubbliche, darà anche maggiore certezza ai circa 1.400 medici fiscali, che vedevano meno garantito e più instabile il loro rapporto di lavoro. Quindi, abbiamo efficientamento della pubblica amministrazione e maggiore stabilità per rapporti di lavoro importanti per l’INPS e per le visite di controllo”
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