E può ben dire che nei prossimi giorni Roma sarà palcoscenico del dibattito internazionale sulle problematiche dell’odontoiatria. Si riunirà infatti venerdì 9 maggio, nella capitale l’assemblea generale della Fedcar, la Federation of European Dental Competent Authorities and Regulators, organismo che vede l’Italia rappresentata dalla FNOMCeO, nel caso specifico dalla Commissione Albo Odontoiatri.
Avviata nel 2000 e formalmente creata nel 2004, la Fedcar vede oggi la partecipazione di 14 nazioni (Belgio, Bosnia, Croazia, Ungheria, Irlanda, Francia, Lussemburgo, Malta, Monaco, Romania, Spagna, Gran Bretagna, Slovenia e Italia), con altre dieci nazioni presenti con propri osservatori, ed ha l’obiettivo di rappresentare tutti gli odontoiatri per condividere in modo strutturato le migliori pratiche cliniche e armonizzare le legislazioni in ambito professionale.
L’agenda dei lavori Fedcar di Roma prevede sopratutto tre focus di contenuto: uno sulla direttiva 2005/36 sulle qualifiche professionali, uno di confronto sulle regole nazionali di accesso alla professione e un approfondimento dei contenuti del meeting che si terrà in autunno a Roma, la seconda international conference dental Regulators. All’interno dell’assemlea, uno spazio particolare sarà occupato dalla presentazione delle problematiche specifiche dell’odontoiatria italiana.
I contenuti dell’assemblea Fedcar – soprattutto in ambito di circolazione dei professionisti e dei pazienti – saranno immediatamente ripresi dalla CAO nazionale, in un convegno organizzato nella giornata successiva, "La libera circolazione dei professionisti verso il numero programmato europeo" (NH Hotel Leonardo da Vinci, Roma).
Il simposio, moderato da Giuseppe Renzo, vedrà le relazioni di Egle Maria Francesca Parisi, del Ministero della Salute (La programmazione del personale sanitario in Italia: scenario attuale e prospettive future), del vice presidente ENPAM Gianpiero Malagnino (Welfare e start-up professionale: L’ENPAM può avere un ruolo?), di Emmanuele Massagli (Le professioni nel mercato del lavoro europeo) e di Francesco Verbaro (Action plan 2014-2020: le libere professioni motori di sviluppo della UE).
Il convegno ha scopi evidenti: solo in un corretto dibattito europeo si può immaginare di armonizzare i bisogni dei cittadini, con le necessità di una programmazione professionale adeguata e di una formazione di sempre maggior qualità. Ha detto Giuseppe Renzo presentando i lavori di questi giorni: "Gli odontoiatri italiani ed europei sanno di poter avere un ruolo importante sullo scenario regolatorio e professionale dell’immediato futuro e non hanno intenzione di sottrarsi alle proprie responsabilità. Sarebbe d’altra parte miope, da parte delle istituzioni europee, non volersi servire della nostra esperienza per il disegno complessivo del servizio sanitario del Vecchio Continente".
Autore: Redazione FNOMCeO