Interrogazione e risposta scritta del Governo – Sugli interventi previsti a favore di chi è affetto da gammopatia monoclonale – Nell’interrogazione si rileva che la gammopatia monoclonale è una patologia assimilata alle affezioni tumorali, che va tenuta costantemente sotto sorveglianza, perché suscettibile di evolvere in mieloma multiplo o plasmocitoma, in una altissima percentuale di casi nel giro di 10-20 anni. I pazienti affetti da gammopatia monoclonale sono generalmente seguiti o presso i reparti di ematologia o presso quelli di oncologia, che richiedono periodicamente l’esecuzione di batterie di esami particolarmente onerosi per i pazienti. La mancanza o il ritardo nell’esecuzione dei controlli dovuti può comportare per i Pazienti una diagnosi tardiva che potrebbe pregiudicare le possibilità di cura e di sopravvivenza degli stessi e per il servizio sanitario nazionale e l’I.N.P.S. un aggravio di spese per la cura e l’assistenza ai suddetti pazienti, mentre l’individuazione precoce dell’evoluzione negativa della patologia può consentire la cura e la guarigione (senza esiti invalidanti) della malattia. In generale molti specialisti dei suddetti centri non hanno indicazioni chiare in modo da poter rilasciare agli assistiti il certificato attestante la patologia ed il relativo diritto all’esenzione con codice “048”. Si chiede di sapere se la gammopatia monoclonale risulti essere presente all’interno del testo del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo ai nuovi livelli essenziali di assistenza ovvero quali interventi siano previsti a favore di chi è affetto da questa patologia. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, risponde all’interrogazione sottolineando che le gammopatie monoclonali sono un gruppo di malattie caratterizzate da una eccessiva produzione di immunoglobuline da parte delle plasmacellule del midollo emopoietico. La maggior parte delle gammopatie sono legate a neoplasie ematologiche ben caratterizzate dal punto di vista istologico (mieloma multiplo e sue varianti, plasmocitoma, leucemia plasmacellulare) e, come tali, sono inserite nell’elenco delle malattie croniche ed invalidanti di cui al decreto ministeriale n. 329 del 1999 e successive modifiche. Non sono necessarie ulteriori indicazioni per i medici specialisti dei reparti di ematologia o oncologia, per certificare la presenza di una malattia neoplastica che consenta il rilascio dell’esenzione con codice 048. Tale inserimento già consente, infatti, ai pazienti affetti di usufruire in esenzione di tutte le prestazioni sanitarie appropriate per il monitoraggio della patologia e delle complicanze, per la riabilitazione e la prevenzione degli ulteriori aggravamenti).
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