A Venezia la salute scende in piazza

32 stand, presidiati da altrettante associazioni che si occupano di salute; un convegno sulle fake news in medicina e una tavola rotonda con il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani e il vicepresidente Maurizio Scassola su falsi miti e Pseudoscienze, che hanno visto alternarsi più di venti relatori;  la testimonianza di Fabrizio Pulvirenti, il medico sopravvissuto all’Ebola; i cinque filmati più significativi di Striscia la Notizia, che con l’attività di Moreno Morelli ha contribuito a smascherare ciarlatani e medici abusivi. Sono questi alcuni numeri di #VIS2017, la settiman edizione di Venezia in Salute, la manifestazione "di piazza" nella quale i medici incontrano i cittadini. Un successo che si tramanda di anno in anno.

Quest’anno le condizioni meteorologiche avverse non hanno purtroppo invogliato il pubblico a uscire all’aperto, tanto che lo spettacolo dei Café Sconcerto, il duo comico veneziano nato nel 1990 allo Zelig di Milano, è stato rimandato a domenica prossima. Gremite, invece, e non solo di addetti ai lavori, le due sale teatro degli incontri, il Padiglione Rama dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, dove si è svolto ieri il convegno "Salute, bugie e verità", e l’aula convegni della sede dell’Ordine dei Medici, che ha visto oggi la Tavola Rotonda "Falsi miti e Pseudoscienze in tema di salute": a partecipare, infatti, oltre a medici e giornalisti, sono stati gli studenti dei Licei di Mestre.

"Questa mattina mi aspettavo di scendere in piazza – ha esordito il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani –  La  buona comunicazione con i pazienti instaura un circolo virtuoso diventando buona informazione e condivisione di competenze e di capacità decisionali: fondamento della relazione di cura".

"Mi piace l’acronimo che avete scelto, VIS – ha continuato -. VIS in latino significa forza: la prevenzione è un punto di forza per il paziente, che si ammala di meno; per il medico, che rinsalda la relazione con la persona assistita prima che diventi un paziente; per tutto il Sistema Sanitario nazionale, perché se ci si ammala di meno il sistema regge. È questa la strada giusta da percorrere".

"Il tempo della comunicazione è tempo di cura – aveva ricordato ieri Maurizio Scassola, ideatore, cinque anni fa, dell’evento -. Ma se questo tempo è sacrificato, o del tutto eliminato, come certe amministrazioni vorrebbero imporre – penso ai ‘tempari’, che stabiliscono con il cronometro la durata di una visita o di una prestazione – non solo si svilisce la relazione di cura ma si consegnano le persone nelle mani dei ciarlatani, che non possono curare ma sanno parlare e soprattutto ascoltarli".

"Noi pensiamo di essere trasmissioni di valori – ha ripreso aprendo la giornata odierna – ma perché questa osmosi avvenga non dobbiamo essere impermeabili, non possiamo alzare barriere. Dobbiamo avere occhi  e menti aperte, non dobbiamo opporci al cambiamento ma essere pronti al salto di paradigma nei percorsi di comunicazione".

"La piazza è il cuore e il senso di Venezia in salute – ha confermato Ornella Mancin, presidente della Fondazione ARS Medica, che organizza la manifestazione.

Piazza che è stata messa a disposizione dal Comune, al quale sono andati i ringraziamenti di Giovanni Leoni, presidente dell’Omceo di Venezia.

A monitorare minuto per minuto la due giorni, le telecamere di Rainews24, con il giornalista Gerardo D’Amico. Il servizio andrà in onda da mercoledì 27 settembre, all’interno della rubrica Basta la Salute.

Autore: Redazione FNOMCeO

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