Dal 13 al 15 maggio la FNOMCeO in terra di Romagna

La terra di Romagna farà da sfondo ad una “tre giorni” di intenso dibattito che vedrà impegnata la Federazione e gli Ordini provinciali.

Si inizierà con i lavori del Comitato Centrale convocato a Forlì nel pomeriggio di giovedì 13 maggio presso la sede dell’Ordine locale.

Il giorno successivo, venerdì 14 maggio, presso l’Hotel le Meridien di Rimini, si terrà un Convegno nazionale sul tema “Medici e professioni sanitarie. Quali autonomie, quali responsabilità?” promosso dalla FNOMCeO in collaborazione con gli Ordini di Forlì – Cesena, Rimini e Ravenna (in allegato il programma).

La prima sessione dei lavori sarà dedicata ad una puntualizzazione della evoluzione storica e delle linee di tendenza dei cosiddetti “professionalismi in sanità”, naturalmente quello dei medici e quelli delle professioni sanitarie vecchie e nuove.

“Le relazioni – ha detto il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco nel presentare l’iniziativa – saranno affidate a studiosi e ricercatori del settore ampiamente noti per il loro know how ed equilibrio. Tra questi la dottoressa Vaccaro del CENSIS cui chiederemo una valutazione del percepito da parte dei cittadini rispetto all’intreccio di questi professionalismi che spesso collaborano e altre volte confliggono. Al prof. Iadecola il compito più difficile, quello di valutare la sussistenza (o meno!) dei presupposti giuridici e il profilo dei rischi e quello delle opportunità relative ad una definizione giuridica di atto medico e di ciascun altro atto sanitario infermieristico, ostetrico, psicologico, etc”.

La seconda sessione è stata progettata per esplicitare quali siano i presupposti, e quali i campi di azione, delle autonomie e delle responsabilità che costituiscono i paradigmi di ogni professionalismo in campo sanitario.

“I quattro piani individuati, quello dei saperi e delle competenze, quello della organizzazione e gestione dei servizi, quello della responsabilità civile e penale e quello deontologico – è ancora Bianco che parla – sono ovviamente quelli in cui da una parte si legittimano e dall’altra si confrontano, le varie sfere di autonomia e responsabilità e credo che il grande compito che abbiamo di fronte sia proprio quello di individuare delle aree nelle quali le autonomie e le responsabilità possano ragionevolmente e compiutamente cooperare”.

“Nella terza sessione, con un pizzico di audacia, porteremo alcune esperienze che toccano aspetti critici delle relazioni tra professioni e chiederemo naturalmente ai relatori un esercizio pieno del proprio ruolo, di rappresentarne i rischi e le opportunità indipendentemente dalle appartenenze. Esperienze che verranno riprese nell’ultima parte del convegno in cui saranno chiamati ad esprimersi i rappresentanti istituzionali delle professioni”.

“L’auspicio – ha concluso il presidente della FNOMCeO – è che da questo convegno possa partire e crescere, un approccio verso queste delicate tematiche, che da una parte promuova e tuteli l’ampiezza e la specificità delle attività da ricomprendere nell’atto medico e, dall’altra, sappia e voglia assumere la leadership dei grandi cambiamenti che vanno determinandosi nell’ambito dei professionalismi sanitari. Una missione difficile che sono convinto troverà a Rimini ragioni e forza per andare avanti”.

Ultima tappa sabato 15 a Ravenna dove presso la Sala convegni “Sergio Bandini” (Via Boccaccio) è convocato il Consiglio Nazionale della FNOMCeO dedicato in larga parte alle risultanze del convegno di Rimini e alla messa a punto del programma delle celebrazioni previste per il centenario degli Ordini.

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.