È il tema del Corso di Aggiornamento – Edizione di Brescia, organizzato dall’OMCeO di Brescia (COMMISSIONE CULTURA, Coordinatore: Dott. Germano Bettoncelli) che si tiene sabato 8 aprile 2017, dalle ore 8:00 nella Sala Conferenze dell’Ordine in Via Lamarmora n. 167 (Palazzo “Il Diamante”) Vedi
Tradizionalmente il processo di diagnosi inizia con la raccolta completa ed accurata della narrazione (anamnesi), fatta dal paziente al medico, circa una variazione dello stato di salute ritenuta da lui patologica.
A questa fase segue l’esame obiettivo del paziente secondo una logica che prosegue dal particolare al generale: per inserire uno o più sintomi in un quadro di possibile patologia. La tappa finale consiste nella formulazione della diagnosi che meglio si adatta a tutte le informazioni raccolte ed elaborate con la cultura che il medico ha accumulato con lo studio e l’esperienza.
L’approccio tecnologico alla soluzione dei problemi, che ha pervaso la medicina degli ultimi anni, è indubbiamente uno strumento potente nelle mani del medico ma possiede anche dei possibili risvolti molto negativi. I più importanti sono la possibilità di impressionare in maniera negativa il paziente e di indurre una sorta di complesso di “inferiorità professionale” nel medico che si abitua ad anteporre al metodo clinico, ancora basato sull’anamnesi e l’esame obiettivo, il ricorso indiscriminato agli accertamenti diagnostici.
Ma in realtà gli strumenti tecnologici in mano al medico devono essere sempre al servizio di anamnesi ed esame obiettivo che continuano ad essere, usati in sequenza, l’unico metodo per contrastare la pletora di indagini in buona misura inutili e dispendiosi: un metodo che consente tra l’altro economie di tempo, di risorse e di disagi per i pazienti.
Di questo Corso sono previste quattro edizioni: a Brescia, Esine, Chiari e Desenzano.
Autore: Redazione FNOMCeO