Iniziative per la piena strutturazione dei centri di senologia – Nella interrogazione si rileva che secondo il rapporto Airtum del 2016 il tumore al seno colpisce una donna su dieci nell’arco della vita e nel sesso femminile rappresenta il 25 per cento di tutti i tumori; in Italia, i nuovi casi, ogni anno, sono in costante aumento; solo nel corso del 2016 ne sono stati diagnosticati 50.000, a fronte dei 48.000 dell’anno precedente; ciononostante, il tasso di sopravvivenza a 5 anni è tra i più alti in Europa, raggiungendo l’87 per cento delle donne colpite dalla neoplasia; la diagnosi precoce dunque rappresenta un’arma fondamentale nella lotta contro il tumore al seno, permettendo di aumentare notevolmente le probabilità di guarigione delle pazienti; i centri di senologia (CS) multidisciplinari « breast unit» sono un modello di assistenza specializzato nella diagnosi, cura e riabilitazione psicofisica delle donne affette da carcinoma mammario, dove la gestione del percorso della paziente è affidato ad un gruppo multidisciplinare di professionisti dedicati e con esperienza specifica in ambito senologico (chirurghi, radiologi, oncologi, radioterapisti, infermieri, tecnici di radiologia, onco-genetisti, chirurghi-plastici, ginecologi, fisiatri e fisioterapisti). Si chiede quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per garantire la piena attuazione del processo di strutturazione dei centri di senologia. Nella seduta della Commissione Affari Sociali del 24.5.17 interviene il sottosegretario di Stato alla salute, Davide Faraone, che risponde all’interrogazione sottolineando che “Negli ambiti della programmazione nazionale rivolta agli interventi di prevenzione e alle terapie delle patologie oncologiche, il Ministero della salute da sempre dedica particolare attenzione al cancro al seno. Esclusi i tumori della pelle, il carcinoma mammario costituisce, infatti, la neoplasia maggiormente diagnosticata nelle donne (circa un tumore maligno ogni tre è mammario), ed il rischio di sviluppare il carcinoma alla mammella aumenta con il progredire dell’età Il trend di incidenza del tumore alla mammella nel nostro Paese appare stabile, mentre, fortunatamente, continua a calare in maniera significativa la mortalità dovuta a tale patologia (- 1,3 per cento per anno). Proprio in ragione dell’importanza della realizzazione della rete di strutture di senologia, auspicata dagli onorevoli interroganti, questo Ministero ha ritenuto opportuno istituire un Gruppo di lavoro, insieme alle Regioni e Province Autonome, al fine di predisporre un Documento di indirizzo nazionale per la definizione delle necessarie modalità organizzative.
Tale Documento, recante «Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia», è stato sancito come Intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni in data 18 dicembre 20142 Con tale provvedimento, il nostro Paese si è allineato, dunque, alle analoghe determinazioni raggiunte a livello comunitario. Infatti, la Risoluzione europea 2002/2279 sul cancro al seno aveva invitato “gli stati membri e la Commissione a fare della lotta contro il cancro al seno una priorità della politica sanitaria” e a “sviluppare una rete capillare di centri di senologia”, definendo percorsi dedicati per le pazienti affette da tumore alla mammella.
Come ben riferiscono gli onorevoli interroganti, con la successiva Risoluzione 2006/0449 sul cancro al seno, il Parlamento Europeo ha invitato tutti gli Stati membri ad assicurare, entro il 2016, la costituzione di centri multidisciplinari di senologia per tutto il territorio nazionale. Infatti, le evidenze scientifiche dimostrano che l’attivazione di percorsi dedicati offre significativi vantaggi in termini di sopravvivenza e di complessiva qualificazione delle cure e della qualità della vita” ”Paola BOLDRINI (PD), replicando, ringrazia per la risposta esaustiva, pur osservando Pag. 156che appaiono carenti le informazioni circa le iniziative intraprese per completare l’adeguamento delle strutture di senologia su tutto il territorio nazionale. Nel ricordare che tale processo comporterebbe un concreto aumento degli esiti positivi, invita a compiere rapidamente il monitoraggio richiamato nella risposta fornita dal Governo, al fine di rendere disponibili i relativi dati anche alla Commissione Affari sociali”).
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