Il dissenso al DDL Concorrenza e l’invito al Ministro della Salute “a porre in essere tutti gli atti necessari ed opportuni volti a correggere il testo con l’introduzione di misure di sicurezza normative idonee ad evitare l’ingresso di meri interessi economici in ambiti riguardanti prestazioni di natura assistenziale che, come ben noto, godono della più ampia tutela Costituzionale, così salvaguardando da ogni possibile rischio e pregiudizio la salute dei cittadini”.
È quanto espresso, all’unanimità, dal Consiglio Nazionale della Fnomceo, composto da tutti i presidenti d’Ordine delle province italiane, con una Mozione presentata dal Presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale, Giuseppe Renzo.
Il dissenso di medici e odontoiatri si concentra soprattutto sul comma 153 dell’articolo 1 del DDL, attualmente all’esame della X Commissione Permanente Industria del Senato, che nella sostanza consentirebbe, se approvato in questa formulazione, alle strutture di capitali l’esercizio della Professione Odontoiatrica.
Da qui il “serio rischio” per “la sicurezza delle cure e la tutela della salute dei cittadini, che verrebbero inevitabilmente travolti da una logica commerciale imprenditoriale che, avendo obbiettivi meramente economici, offre minori garanzie per la salute della collettività rispetto ad una attività orientata esclusivamente in un’ottica professionale”.
In allegato la Mozione.
Autore: Redazione FNOMCeO