Il Patto per la Salute è entrato nella Finanziaria

Alla Camera niente ponte dell’Immacolata. Nel pomeriggio di lunedì 7 dicembre, infatti, la Commissione Bilancio ha chiuso, dopo sedute continuative, l’esame della Finanziaria 2010. Il Governo ha calato un maxi-emendamento che ha ottenuto l’approvazione da parte della commissione con i soli voti della maggioranza. Le opposizioni hanno abbandonato l’aula. Un testo che, ovviamente, è diverso da quello che era arrivato dal Senato, composto di soli tre articoli. Qui si è arrivati a oltre 200 commi, in una sorta di lenzuolo sul quale il Governo ci ha attaccato un po’ di tutto, anche piccoli contributi per piccole situazioni locali.

– PATTO SALUTE E REGIONI IN DEFICIT. Alla fine si tratta di una manovra di 8,9 miliardi in tre anni. Incamera il dl con il taglio degli acconti Irpef, e due ddl, la Banca per il Sud e il Codice delle autonomie. Entra nella Finanziaria il ‘Patto per la Salute’, già sottoscritto da Governo e Regioni. In sintesi, si tratta di un incremento di 584 milioni per il 2010 e 419 milioni nel 2011 rispetto alle somme di finanziamento determinate in precedenza. Nel 2012 l’incremento è del 2,8% sul totale dell’anno precedente. Complessivamente nel 2010 le Regioni avranno 106,2 mld, 108,6 mld nel 2011 e 111,6 mld nel 2012. Per le regioni in rosso e’ previsto un incremento dell’addizione Irpef (+0,3%) e dell’Irap (+0,15%) e l’utilizzo dei fondi Fas. Le regioni con piani di rientro per l’estinzione dei debiti fino al 2005 potranno chiedere allo Stato un anticipo di un miliardo di euro. Il fondo per le non autosufficienze arriva a 400 milioni di euro. Ma l’aspetto politicamente più forte è la previsione di aumento di Irpef e Irap per le Regioni in rosso: Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia, dove le scelte compiute dai Presidenti e dalle Giunte non hanno prodotto gli effetti sperati in termini di rientro dal deficit, per cui il Governo ha imposto misure su Irpef e Irap nell’intento di ‘rientrare’ in qualche modo dalle voragini degli anni scorsi. Irpef e Irap le pagano i cittadini e le imprese, che, come al solito, sono chiamati a pagare di più per errori compiuti nella gestione delle risorse per la Sanità da parte delle Regioni. A eccezione della Sicilia, nelle altre Regioni si voterà come in tutte le altre il 28-29 marzo 2010. La patata bollente, a questo punto, passa dal Governo alle Regioni inadempienti. Per quanto riguarda l’Abruzzo colpito dal terremoto, il versamento dei tributi e’ sospeso fino a giugno 2010. I contribuenti dovranno restituire le imposte non versate in rate entro 60 mesi. Solo per L’Aquila viene introdotta, in via sperimentale, la cedolare secca al 20% per gli affitti delle case.
Rispetto al testo arrivato dal Senato, il maxi-emendamento introduce delle modifiche: il taglio dell’Irap e le riduzioni Irpef per le famiglie, sono ormai stati definitivamente abbandonati. Unica eccezione e’ la cedolare secca sugli affitti, che arriva in via sperimentale e solo per l’Aquila. Restano fuori gli interventi fiscali per le banche che aderiscono alla moratoria del credito per le Pmi, in attesa di un decreto legge che dovrebbe contenere anche gli incentivi per i settori in difficoltà.
Sanità a parte, ecco una sintesi degli altri punti ‘cruciali’ di questa Finanziaria di cui il super Ministro Giulio Tremonti aveva detto: “Non chiamatela più manovra”.

 – SCUDO FISCALE: Ammonta a 3,7 miliardi di euro il gettito in arrivo dal rientro dei capitali all’estero, distribuito con la Finanziaria. La tabella prevede la destinazione di 2,2 miliardi di euro tra cui figurano: 400 milioni di euro al 5 per mille, di 103 milioni ai libri scolastici, 100 milioni al fondo di solidarietà per l’agricoltura, 400 milioni per l’universita’. Alle scuole private vanno 130 milioni mentre per l’autotrasporto sono in arrivo 400 milioni. Altri 571 milioni vanno alla stipula di convenzioni con i comuni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e agli enti locali danneggiati dal sisma in Abruzzo.

 – CEDOLINO UNICO PA: Arriva il cedolino unico, per i dipendenti della pubblica amministrazione. Dal primo gennaio 2011 le competenze fisse (stipendio) e le competenze accessorie (straordinari, ecc.) saranno pagate non più separatamente, come accade attualmente, ma tutto confluirà nella busta paga. La misura dovrebbe creare un maggior gettito Irpef una tantum di 200 milioni di euro per il 2011.

– ACCONTO IRPEF: Il decreto legge che contiene la riduzione del 20% dell’acconto Irpef di novembre confluisce nella manovra. La norma sposta parte del pagamento degli acconti dell’imposta sui redditi, al prossimo anno in sede di conguaglio. L’intervento consente, inoltre, di superare l’ostacolo legato a problemi di cassa e competenza dello scudo fiscale, che copre momentaneamente il mancato gettito. La sanatoria, infatti, chiudendo i termini il 15 dicembre 2009 non consentirebbe di utilizzare il gettito sul 2010. Ma grazie alla proroga per il pagamento degli acconti sarà possibile, con la ‘restituzione’ da parte dei contribuenti del versamento, utilizzare le risorse per le voci indicate dallo scudo. Per chi ha già versato l’acconto, si legge nel testo, potrà recuperare l’imposta nei primi pagamenti utili.

– IMPRESE: Arriva il credito d’imposta per le regioni che investono in ricerca e innovazione. Rispetto al fondo inizialmente stabilito per il prossimo anno, di 650 milioni di euro, vengono aggiunti altri 200 milioni portando il totale per il prossimo anno a 850 milioni.

– SCUOLA: Per la messa in sicurezza degli immobili scolastici vengono stanziati 300 milioni di euro.

– AMBULANTI: Il Durc, cioè il documento di regolarità contributiva, sarà obbligatorio anche per gli ambulanti, nel caso in cui le regioni lo richiedano. Le Regioni inoltre potranno anche stabilire le modalità con cui i comuni dovranno effettuare le verifiche.

 – ENTI LOCALI: Arrivano diverse misure che interessano gli enti locali, che erano contenute nel cosiddetto ‘Codice delle Autonomie’ approvato dal Governo il 19 novembre. E’ prevista una riduzione del contributo che lo Stato versa a comuni e province che porterà, di conseguenza, alla riduzione del 20% del numero di consiglieri comunali. Il risparmio complessivo per il prossimo anno è stimato in 48 milioni. Si tratta di una riduzione di 35.127 cariche di consiglieri e assessori comunali e provinciali. Solo per le Province la cura dimagrante vorrà dire 180 assessori in meno rispetto agli attuali 858. Riduzione complessiva di 10 milioni per dei contributi a favore delle comunità montane e dei piccoli comuni con particolari caratteristiche. Per la regione del Trentino Alto Adige e le province di Trento e Bolzano aumenta l’autonomia in compenso di una riduzione delle risorse che lo Stato versa. Gli effetti positivi sul saldo netto da finanziare sono stimati in 1,1 miliardi per il prossimo anno.

– MAFIE: I beni confiscati alle mafie potranno essere venduti, se non sono di utilità’ sociale. Avranno diritto di prelazione le forze armate e il personale delle forze di polizia, che possono costituire cooperative. Anche gli enti locali avranno diritto di prelazione. I proventi della vendita dei beni confiscati andranno per il 45% alla Giustizia per il 45% all’Interno e il 10% alla Difesa.

– EDITORIA: Viene limitata l’erogazione dei contributi e delle provvidenze all’editoria all’effettivo stanziamento di bilancio. Le risorse vengono quindi ripartite in quote proporzionali all’ammontare del contributo spettante per legge a ogni impresa.

– TFR: Anche nel 2010 il fondo del Tfr che non viene destinato alla previdenza complementare continuera’ ad essere versato da parte dell’Inps nel bilancio dello Stato. Le entrate stimate per il prossimo anno sono stimate in 4,1 miliardi di euro.

– ICI: Rimborsi per ai comuni, dopo l’abolizione dell’imposta per le prime case, per un totale di 916 milioni in due anni (156 milioni residui del 2008 e 760 milioni per il 2009).

– ROMA CAPITALE: Seicento milioni per il prossimo anno, come anticipo di tesoreria. Le risorse saranno trovate attraverso la dismissione di immobili della Difesa. (segue)

– MISSIONI INTERNAZIONALI: In arrivo 750 milioni per il rifinanziamento della missioni all’estero.

– BANCA DEL SUD: anche il ddl che istituisce la Banca del Sud confluisce nella finanziaria. L’intenzione di inserire il provvedimento nella manovra era stato annunciato da tempo dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.

 – FONDI IMMOBILIARI: Il ministero della Difesa, al fine di reperire le risorse necessarie per soddisfare le esigenze infrastrutturali e alloggiative delle forze armate, può promuovere la costituzione di uno o piu’ fondi comuni di investimento immobiliare, d’intesa con i comuni.

– TURN OVER: Ricambio al 100% per le forze di polizia e vigili del fuoco.

– AMBIENTE: Un miliardo di euro, il prossimo anno, per il dissesto idrogeologico.

Si mangerà il Panettone con questa Finanziaria. Entro Natale, infatti, dovrebbe essere varata definitivamente. Oggi parte l’iter nell’Aula di Montecitorio, con sedute a ritmo serrato. Subito dopo tornerà in Senato per la seconda lettura. Ma l’iter della Finanziaria si incrocia con l’iter di un altro testo, a cui il Governo tiene molto, la cosiddetta riforma del ‘processo breve’, o anche ‘legge salva-premier’, all’esame della commissione Giustizia del Senato. Anche qui è facile prevedere il ping pong Senato-Camera che dovrà avvenire con una calendarizzazione dei lavori molto calibrata per evitare sovrapposizioni e consentire così al Governo di portare a casa, prima della pausa dei lavori parlamentari per le feste natalizie, sia la Finanziaria sia il ‘processo breve’. Nel frattempo, in questo scenario, rischia di restare in stand by lo scorporo del Ministero della Salute dal Ministero del Welfare e la conseguente nomina del nuovo Ministro. Una situazione che, nella fase di avvio del 2010, con i problemi aperti nel rapporto tra Stato e Regioni, andrebbe invece definita per dare certezza di interlocuzione a tutti, sia agli amministratori, sia ai professionisti della salute, sia ai cittadini, superando così l’anomalia di un Servizio sanitario nazionale apparentemente senza testa.

Autore: Redazione FNOMCeO

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