Orario di lavoro e blocco del turn over medici – Nella interrogazione si rileva che sin dal 1993 l’Unione europea con la direttiva 104 ha imposto ai Paesi membri una disciplina comune sull’orario di lavoro; nel mese di novembre del 2003 l’Unione europea ha emanato la direttiva 88/2003/CE considerata una sorta di testo unico sulla disciplina dell’orario di lavoro; detta direttiva indica la disciplina relativa a riposi, ferie, orario massimo di lavoro, e lavoro notturno;a giudizio dell’interrogante, la prescrizione del riposo serve a garantire il benessere psicofisico del personale medico e paramedico e, di conseguenza, ad assicurare ai pazienti cure più adeguate; per il riposo giornaliero la misura considerata minima dall’Unione europea è quella di 11 ore consecutive nell’arco di 24 ore partendo dall’inizio dell’attività l’articolo 14 della legge n. 161 del 2014, recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013-bis”, stabilisce che dal 25 novembre 2015 nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 17 del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, e successive modificazioni, al fine di garantire la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni, i contratti collettivi nazionali di lavoro del comparto sanità disciplinano le deroghe alle disposizioni in materia di riposo giornaliero del personale del Servizio sanitario nazionale preposto ai servizi relativi all’accettazione, al trattamento e alle cure, prevedendo altresì equivalenti periodi di riposo compensativo, immediatamente successivi al periodo di lavoro da compensare, ovvero, in casi eccezionali in cui la concessione di tali periodi equivalenti di riposo compensativo non sia possibile per ragioni oggettive, adeguate misure di protezione del personale stesso. Con il ripristino del diritto al riposo dei medici, moltissime aziende ospedaliere italiane si troveranno in una condizione di difficoltà legata al mancato sblocco del turn-over e alla cronica carenza di personale; una condizione fin qui risolta con gli autoconvenzionamenti pagati dalle stesse aziende ospedaliere. A giudizio dell’interrogante, al fine di evitare gravi disservizi ai pazienti, è necessario che il Governo non solo autorizzi l’assunzione di nuovo personale, ma al contempo chieda all’Unione europea una deroga di 4-5 mesi nell’applicazione della direttiva per poter espletare le procedure concorsuali necessarie all’assunzione del nuovo personale. Si chiede se il Ministro interrogato non ritenga che sussistano i presupposti per assumere iniziative volte a differire il termine di applicazione della direttiva che fissa al 25 novembre 2015 la data entro la quale il personale medico dovrà osservare i turni di riposo, così come disciplinato dalla normativa indicata, per consentire alle aziende ospedaliere e sanitarie di espletare le procedure concorsuali necessarie all’assunzione attualmente mancante in ragione del blocco del turn-over
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