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3° Meeting Internazionale di Bioetica della Biosfera: il report da Isernia

Promosso dall’Istituto Italiano di Bioetica – Campania il 20 e 21 giugno si è svolto presso la biblioteca “Michele Romano” di Isernia il 3° Meeting Internazionale di Bioetica della Biosfera “AmbientaMente 3”, evento patrocinato dalla FNOMCeO, Cirb e Uems (l’Unione europea dei medici specialisti).

Il board Uems, era rappresentato da Zlatko Fras (past president and liasion officier) e Giorgio Berchicci (tesoriere) anche organizzatore e responsabile della Segreteria Scientifica del Convegno.

Il tema di quest’edizione “H2O – acqua ed acque, profili sociali, economici ed etici di un bene ambientale” è stato affrontato con approfondimenti multidisciplinari negli ambiti delle scienze mediche, sociali, geologiche, giuridiche, dell’alimentazione e della nutrizione, dell’etica filosofica e teologica.

Pasquale Giustiniani, titolare della Cattedra di Bioetica nella Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli ha sottolineato come il tema dell’acqua, elemento centrale per il futuro sviluppo economico e sociale, assuma contorni sempre più problematici. Per l’acqua si combatte e si muore, mentre due miliardi di persone soffrono di assoluta scarsità di acqua. Nel 2014 nella giornata mondiale dell’acqua si è parlato di rapporto fra acqua ed energia, in quanto serve acqua per produrre energia ed energia per captare e distribuire acqua. Occorre inoltre dare corpo – ha concluso Giustiniani – a scelte politiche amministrative per aumentare la consapevolezza della precisa correlazione fra utilizzo dell’acqua e stato di salute.

Lorenzo Chieffi, direttore del CIRB, già Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Università di Napoli e attualmente Presidente del Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica, ha moderato un dibattito nel quale si sono analizzati gli aspetti costituzionali dell’acqua come bene pubblico di disponibilità per i cittadini.

Carlo Iannello docente di Diritto pubblico e autore del volume Il diritto all’acqua ha presentato il diritto dei cittadini all’accesso all’acqua come un diritto antico di cui la civiltà moderna ha bisogno per evitare di annullarsi risucchiata nel vortice planetario della “tecno-economia”. Giuliana Di Fiore, docente di Diritto dell’Urbanistica e dell’ambiente all’Università Federico II di Napoli nel suo intervento Politiche di tutela del bene acqua ha evidenziato come la percezione collettiva della bontà di un governo locale passi dall’efficienza del trasporto pubblico a quello fognario, dalla pulizia delle strade all’organizzazione della raccolta dei rifiuti e alla qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti.
Ignazio Schinella, Monsignore docente di Teologia Morale alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, ha parlato di una rinnovata comprensione sacramentale dell’acqua dove “sorella acqua” diventa simbolo di una giustizia ecologica.

Maria Antonietta La Torre nel presentare “Acqua come bene comune e nuove diseguaglianze” ha precisato il concetto di commons: parte del sistema economico tanto quanto il mercato, sono i beni che abbiamo ereditato (e non prodotto) e condividiamo con il dovere morale di trasferire alle future generazioni. Sono beni comuni non infiniti che nessuno possiede, o che possediamo tutti insieme. Nella nostra epoca, con un benessere diffuso senza precedenti, le diseguaglianze si intrecciano con questioni di genere: milioni di donne e bambine ogni giorno impiegano buona parte del proprio tempo a trasportare l’acqua necessaria alla semplice sopravvivenza, sottraggono energie a qualsiasi altra iniziativa possa aiutarle ad uscire da una condizione di povertà. Le risorse idriche hanno un ruolo decisivo per lo sviluppo sostenibile e serve liberare l’acqua dalle logiche del mercato. Con competenza e passione, come sociologa dell’ambiente e del territorio, Maria Antonietta La Torre ha declinatole molteplici problematiche: il livello dei fiumi si è abbassato, i ghiacciai si stanno sciogliendo, vi è una riduzione delle aree umide, l’inquinamento e la contaminazione delle falde provoca rischi per la salute ed esigenze di depurazione. Crescono i bisogni di consumo sia per esigenze agricole sia per complessità degli impianti industriali e l’aumento dell’urbanizzazione concentra sempre più la richiesta di risorse idriche.

Zlatko Fras ha mostrato come l’acqua sia elemento essenziale per la nostra salute: "Avere acqua pura è un fattore di civilizzazione e di prevenzione sanitaria".

Annarita Frullini, presente come docente della università G D’Annunzio di Chieti-Pescara, ha illustrato la situazione ambientale, processuale, epidemiologica e le ipotetiche correlazioni causali con le patologie. “Sono necessari approcci tossicologici per la valutazione del rischio e biomarker di esposizione nell’uomo – ha concluso – ed è fondamentale accogliere la domanda di partecipazione nelle scelte di fondo della popolazione, perché l’ambiente è un fondamentale determinante della salute dei cittadini”.

Valerio Brucoli, presidente CAO di Milano, ha deliziato l’uditorio con una favola con Harry Potter su Acqua, giuramento di Ippocrate e la stampante 3D.

Alessandro Nardone dell’Università della Tuscia, ha illustrato i cambiamenti climatici e l’utilizzo dell’acqua nelle attività agricole, analizzando i consumi per unità di prodotto ed esaminando le possibili strategie per ottimizzare l’uso dell’acqua irrigua. Ha presentato anche il calcolo del consumo idrico necessario per ottenere unità di sostanza proteica, da prodotti di origine animale e per i legumi.

Il tema proposto e accettato per la prossima edizione del Meeting Internazionale di Bioetica della Biosfera è "La bellezza".

Autore: Redazione FNOMCeO

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