E’ un’incessante attività internazionale quella che coinvolge la FNOMCeO in questo avvio d’annata: convegni, relazioni, partecipazioni a commissioni, interventi a commissioni professionali europee. Da Bruxelles a Napoli, passando per la tappa friulana di Udine, è Nicola D’Autilia, coordinatore dell’Ufficio estero della Federazione nonché vice-presidente della Ceom a interpretare il ruolo del rappresentante dei medici italiani sulla ribalta internazionale. Ci siamo fatti illustrare dal presidente dell’Ordine di Modena quali sono le attività previste in questo intenso autunno europeo. Una stagione, dichiara D’Autilia in questa intervista, “in cui si sta affermando un asse di rilevante importanza con molti paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, Spagna e Francia in primo luogo”.
Presidente D’Autilia in questi giorni lei fa la spola tra l’Italia, Bruxelles e Tallin: puoi illustrarci le attività a cui presenzierà come rappresentante dei medici italiani?
In effetti con la ripresa dell’autunno iniziano gli appuntamenti europei per la Federazione nazionale. Il primo riguarda la iunione del board della CEOM nel quale verranno programmati i lavori per il prossimo triennio. Si tratta di metere in campo attività anche d’intesa con le altre Commissioni europee, naturalmente ciascuna nei rispettivi ambiti di intervento. Quello della CEOM riguarda l’approfondimento dei temi di etica professionale e di
deontologia, al centro del documento di Kos. Per quanto concerne Tallin si
da seguito alla partnership con il Ministero della Salute.
A Tallin – dove già nel 2008 era stata siglata la Carta di Tallin sui Sistemi Sanitari per la Salute ed il Benessere Economic – la FNOM sarà presente a fianco del Ministero della Salute ad un workshop che coinvolge tutti i paesi dell’Unione Europea. Cosa ci può anticipare?
A Tallin si riuniscono le cosidette Autorità competenti per discutere sulle risultanze della consultazione sul Libro Verde. Noi abbiamo già partecipato a precedenti riunioni presso la sede del Parlamento europeo a Roma condividendo con il Ministero la maggior parte delle riposte al questionario inviato in primavera. Sono stati affrontati temi (e problemi) rilevanti come la Tessere Professionale Europea, le Piattaforme Comuni (intese come standard di formazione professionale omogenee), ed altro ancora. Il Ministero ha scelto di essere accompagnato da un esponente della professione medica e il Presidente Bianco ha delegato il sottoscritto a rappresentare i medici italiani.
A parte queste due giornate imminenti, tutto il prossimo periodo è ricco di attività internazionali. A partire dal workshop di Udine dove saranno presenti i vertici delle associazioni mediche europee….
Il workshop di Udine costituisce un’occasione preziosa di confronto sul tema "strategico " della formazione specialistica in Europa. Saranno presenti esperti del settore e i rappresentanti delle varie Commissioni europee che sono da sempre impegnate nella valorizzazione di questo ambito così significativo dell’esercizio professionale. Sarà, ne sono certo, una iniziativa di rilevo assoluto.
Tra un mese la UEMS si riunirà a Napoli per eleggere le sue cariche. Ci può anticipare se anche qui la Federazione – come recentemente in sede CEOM – intende presentare propri autorevoli candidati?
La FNOMCeO sta costruendo da circa tre anni un percorso di rafforzamento della nostra presenza nelle Commisisoni europee perchè riteniamo che fino ad ora non sia stata sufficientemente rappresentata una componente professionale come quella italiana, ma definibile in modo più ampio come "mediterranea". Non si può infatti negare che in questi organismi siano presenti varie anime, da quella nord-europea alla mittle-europea per finire appunto a quella del bacino mediterraneo. Si confrontano in questo senso culture professionali e tradizioni abbastanza difformi. La Federazione sta pensando di candidare uno o due colleghi in posti di responsabilità politica, come l’Esecutivo.
Da ultimo le chiedo una visione globale: forse mai come ora la FNOM è stata presente e attiva sul palcoscenico europeo. Merito del lavoro FNOMCeO di questi lunghi anni? Merito di una nuova coscienza professionale dei medici italiani? Merito degli stimoli che vengono dai vicini Paesi europei?
Credo che sia stata la scelta del Presidente Bianco e del Comitato Centrale nel suo complesso che ha determinato un impegno di assoluto rilievo nel panorama europeo. C’è la consapevolezza di un ruolo più incisivo da svolgere in questo ambito per non vedersi "calare dall’alto" normative che improntano la nostra professione da qualche anno a questa parte. La partnership col Ministero della Salute rappresenta un occasione di maggiore pregnanza della nostra presenza. Occorre peraltro affermare che si è costituito un asse di rilevante importanza con molti paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, Spagna e Francia in primo luogo. E questo ha significato in ultima analisi spostare l’asse delle alleanze che si creano all’interno delle Commissioni europee verso il Sud conferendo una maggior peso politico al nostro Paese.
Autore: Redazione FNOMCeO