Come ci si accorge di avere un tumore al seno? Dove curarsi? Quali sono le percentuali di guarigione? E, una volta guarite, si può tranquillamente avere un figlio?
Sono solo alcune delle domande alle quali risponde Salute Seno, il nuovo sito – on line da oggi – di d.repubblica.it, il portale “al femminile” di Repubblica, realizzato con la collaborazione scientifica ed editoriale di Galileo servizi editoriali, la società da sempre impegnata nella comunicazione e divulgazione della scienza, che partecipa a questo progetto affiancando alla redazione di D di Repubblica i suoi giornalisti specializzati.
Il sito è realizzato insieme a Europa Donna, il movimento che promuove la consapevolezza dell’opinione pubblica sui temi del tumore al seno e supporta i diritti delle donne in campo diagnostico e terapeutico.
In apertura, la videointervista di Daniela Minerva – responsabile del settore Salute de L’Espresso – a Umberto Veronesi, direttore scientifico dello Ieo, l’Istituto europeo di oncologia.
Veronesi rileva come la sopravvivenza a questo tipo di tumore sia passata dal 30 all’80% negli ultimi cinquant’anni, come le terapie siano oggi molto meno invasive e tendenzialmente conservative rispetto a un tempo e come l’unica arma a nostra disposizione per prevenire il cancro sia la diagnosi precoce.
“Non abbiamo scelta – afferma Veronesi – Non conosciamo le cause da rimuovere, possiamo solo diagnosticare precocemente il tumore”.
E proprio alla prevenzione tramite l’autodiagnosi e la mammografia è dedicata la sezione “Capire”.
Ma Salute Seno si occuperà a tutto tondo della vita e della femminilità delle donne colpite da questo tumore, non tralasciando argomenti più “leggeri”, come il make up adatto a chi fa la chemio, o molto delicati, come i consigli per mantenere una buona intimità col partner, a cura della sessuologa Alessandra Graziottin. E ancora, ad accompagnarci in questo viaggio, ci saranno i blog – “Dottore, mi parli”, “Il tuo corpo”, “Letto su internet” – e le video testimonianze delle donne che raccontano come hanno sconfitto la malattia.
Autore: Redazione FNOMCeO