Gli attori della Cybermedicine si incontrano a Padova

Internet e la Sanità: un connubio virtuoso che coinvolge molteplici aspetti, dalla diagnosi, alle terapie, allo scambio di informazioni e dati, alla comunicazione. Tutti processi, questi, che gli esperti hanno ricompreso nel termine Cybermedicine, che indica i complessi rapporti tra la medicina e il web.

E proprio alla Cybermedicine, alle sue tante ricadute positive ma anche ai suoi possibili effetti collaterali, la FNOMCeO dedica una due giorni, il 28 e 29 settembre a Padova, presso la suggestiva sede del Palazzo della Ragione.

Il rationale del Convegno, che abbiamo in precedenza pubblicato, è condensato nel suo sottotitolo: “L’integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi decisionali del sistema sanitario e delle cure dei pazienti”.

Se fino a poco tempo fa – spiega infatti Maurizio Benato, vicepresidente della FNOMCeO e presidente, insieme ad Amedeo Bianco, del Congresso – il focus delle applicazioni si concentrava solo sulla information and communication Tecnology (telemedicina, e-services, e-government), oggi siamo di fronte alla presenza di una rete informatica che trascina e condiziona l’informazione, subordinandola alle nuove esigenze di comunicazione e integrazione e configurando una compenetrazione tra assistenza sanitaria, tecnologie informatiche e decisioni nell’ambito della cura”.

Un processo di integrazione che, a sua volta, modifica la medicina stessa, creando nuove sinapsi con la filosofia, la bioetica, l’economia, l’elettronica, la psicologia, proponendo nuove problematiche scientifiche, deontologiche, di privacy e coinvolgendo tutti gli attori del sistema sanitario.

Per questo, a discutere di Cybermedicine sono stati invitati a Padova sociologi del calibro di Ivan Cavicchi, rappresentanti del ministero della Salute, dell’Age.Na.S. (l’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali), del Cnr, il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, eminenti giuristi quali Gianfranco Iadecola – già Magistrato della Corte di Cassazione – e Giovanni Comandè – professore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa –, i presidenti degli Ordini e Collegi delle professioni sanitarie, rappresentanti dei Sindacati medici, personaggi di spicco del mondo della Comunicazione (Cesare Fassari, direttore di Quotidiano Sanità, Adriana Bazzi, giornalista de Il Corriere della Sera, Cosimo Nume, responsabile del comparto Comunicazione della FNOMCeO, e Walter Gatti, autore del libro “Sanità e Web”) e componenti della Consulta deontologica della Federazione.

E proprio la proposta della stesura di un nuovo articolo ad hoc del Codice deontologico concluderà i lavori, che saranno invece aperti da due lectio magistralis: quella di Luca Toschi, ordinario di Scienze dei processi culturali all’Università di Firenze, dedicata a “Il valore contemporaneo dell’informazione digitale”, e quella di Eugenio Santoro, responsabile del Laboratorio di Informatica medica del Mario Negri di Milano, che analizzerà “Il ruolo e l’influenza della information and communication technology sull’efficacia e sull’appropriatezza della cura” .

Nei prossimi giorni, l’Ufficio Stampa inaugurerà una serie di interviste ai relatori, per inquadrare tutti i lati di questa multisfaccettato argomento.

Autore: Redazione FNOMCeO

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