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Como mette in scena la Conciliazione in Sanità: intervista al presidente, Gianluigi Spata

Una giustizia più rapida, meno conflittuale, capace di erogare un equo risarcimento. In altre parole, una giustizia nella quale avere fiducia.  È questo quanto è emerso dalle interviste che l’Ufficio Stampa ha impostato per il “Viaggio dentro la Conciliazione”. Ma ora, alla vigilia del Workshop “Mediazione e responsabilità medica”, che si terrà venerdì 29 e sabato 30 aprile a Como, la parola passa al presidente ospite, Gianluigi Spata, che ci condurrà dritti nel cuore dell’evento.

Presidente, per due giorni Como si trasformerà nella capitale della Conciliazione in ambito sanitario. Come è nata l’idea di questo Workshop?
Da quando il Decreto legislativo 28/2010 è diventato a tutti gli effetti operativo, è nata l’esigenza di fare chiarezza sui contenuti e sulle modalità attuative. Il Comitato Centrale della FNOMCeO ha quindi ritenuto utile organizzare due giorni “dedicati”. E non si è voluto fermare alla teoria, ma ha organizzato, per l’occasione, la simulazione di un caso di conciliazione. L’obiettivo è duplice: da una parte, illustrare le modalità applicative, dall’altra, far emergere tutte le possibili criticità.

Come si svolgerà, nella pratica, la simulazione?
Ilaria Pagni, Professore ordinario di Diritto processuale civile all’Università di Firenze, coordinerà i lavori. Sarà trattato un ipotetico caso clinico. E al tavolo siederanno tutti gli attori della vicenda, medici e avvocati che interpreteranno le diverse “parti”. A tutti gli attori sarà fornita la traccia del caso e a ognuno in particolare le informazioni specifiche del proprio ruolo, per rappresentare una seduta di conciliazione.

E ora, il piatto forte: proprio a Como dovrebbe essere definito l’accordo con il Consiglio nazionale forense per l’istituzione, insieme agli Ordini dei medici, di Scuole di formazione con un programma unico su tutto il territorio. Può anticiparci, a grandi linee, quali saranno le figure professionali che usciranno da queste scuole?
Un aspetto molto importante e sentito dalla nostra Federazione è la creazione di una scuola di formazione calibrata sulla nostra professione. In verità, per ora, esiste un’ipotesi di bozza su cui si dovrà lavorare per creare un documento approvato dalla FNOMCeO e dal CNF. Sarà compito dei due Presidenti Amedeo Bianco e Prof. Piero Guido Alpa trovare un’ampia condivisione sui contenuti. L’idea su cui si lavorerà è quella di formare figure professionali che, rispetto a quelle già presenti, abbiano conoscenze e capacità specifiche nel nostro particolare settore.

A lei l’ultima parola, prima che il sipario si alzi: quali saranno, a suo avviso, i vantaggi che porterà il diffondersi della pratica della Conciliazione in campo medico?
Quando questo strumento funzionerà,come tutti ci auguriamo,nel modo corretto, il vantaggio dovrebbe essere, oltre a un’ovvia riduzione dei tempi di risoluzione dei contenziosi, la promozione di un maggiore dialogo fra le parti. Questo favorirà una riduzione della conflittualità, allo stato attuale sempre più presente e causa di tensioni e incomprensioni, anche tra il medico e il suo paziente.

Autore: Redazione FNOMCeO

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