Report: diminuiscono gli operatori del Ssn

Report n. 47/2011

DIMINUISCONO GLI OPERATORI NEL S.S.N. – CONTO ANNUALE 2010 DELLA RAGIONERIA DELLO STATO

Oltre 5.200 unità di per­sonale in meno in un solo anno nel Ssn: -0,75% nel 2010 rispetto al 2009. In realtà, però, a ridursi drasticamente da un anno all’altro sono soprattutto i medi­ci e i dirigenti non medici che perdono rispettivamente l’1,3 e il 7% delle forze lavoro. So­prattutto quelle di sesso maschile visto che le donne au­mentano invece di quasi 2mila unità, di cui 880 dottoresse (il 45%).

L’appello degli organici del Ssn (e di tutta la Pa) lo fa il Conto annuale 2010 della Ra­gioneria generale dello Stato, appena pubblicato. Un anno, per la prima volta, tutto col segno meno per Ie varie categorie di operatori della salute, con le perdite percen­tuali più pesanti tra i dirigenti amministrativi che perdono il 5,11% di organici, con un forte calo per­centuale per i direttori generali (-8%), che nel 2010 sono 57 in meno rispetto al 2009.

Ma nonostante il calo rispetto al 2009, alcune categorie di personale sono più numerose di quelle in servizio nel 2004, anno di riferimento per il contenimento di spesa previsto nelle varie manovre estive che det­ta un tetto pari alla spesa di quell’anno meno l’1,4%.

II personale in gene­re nel 2010 è "solo" lo 0,14% in più del 2004, ma mentre tutte le categorie sono in calo (i dirigenti del ruolo ammini­strativo anche del 18,9% e i profili del ruolo professionale del 19,3%), i medici aumenta­no dell’1,92%, con un altro se­gno "più" solo per il personale sanitario non medico.

Rispetto agli altri comparti del pubblico impiego, tra quelli che perdono personale nel 2010 rispetto al 2009 il Ssn è a metà classifica (la riduzione maggiore e il -5,3% della car­riera penitenziaria), ma ci sono anche tre comparti che invece aumentano gli organici: forze armate (+0,8%), Afam (un settore del ministero dell’Universi­tà, +4,7%) e presidenza del Consiglio (+7,6%).

Ssn in testa invece per il numero di operatori stabilizzati: 4.892 di cui 50 dai lavori usuranti su un totale nel 2010 di circa 10mila: il 49%.  Ma il Ssn ha anche un altro primato: quello delle assenze. Nel 2010, con 26,5 giornate medie tra retribuite e non retri­buite, Asl e ospedali sono pri­mi in classifica con i corpi di polizia al secondo posto (25) e una media di tutta la Pa di 21,7 giornate.

Infine il capitolo delle retri­buzioni. II costo del personale nel 2010 è stato di 41,3 miliar­di: il Ssn è il secondo compar­to della Pa in quanto a numero­sità del personale dopo la scuo­Ia e lo è anche, sempre dopo la scuola, per i costi delle retribu­zioni. In realtà, però, la retribu­zione media annua del settore sanitario non è tra le più alte. Si ferma a 38.773 euro nel 2010, contro gli oltre 43mila euro degli enti pubblici non economici o i 42mila degli en­ti di ricerca. AI top ci sono i quasi 133mila euro della magistratu­ra, circa 94mila euro della carriera diplomatica e 86mila di quella prefettizia. Metà classifi­ca invece per quanto riguarda il tasso di crescita delle retribu­zioni che nel 2010 rispetto al 2009 è stato dell’1,15 contro il 14,7% dell’Afam e sul versan­te opposto il -1,6% delle agen­zie fiscali.

Roma 05/12/2011

Autore: Redazione FNOMCeO

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