Interrogazione – Sul corretto funzionamento della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie – Nella interrogazione si rileva che la Corte costituzionale, con sentenza n. 215/2016, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della previsione dell’art. 17 del citato decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato, che disciplina la composizione della CCEPS "nelle parti in cui si fa riferimento alla nomina dei componenti di derivazione ministeriale". In particolare, i giudici della Consulta hanno ritenuto che tale nomina potrebbe minare l’indipendenza e imparzialità che connotano l’azione giurisdizionale, in quanto il Ministero della salute è anche parte del procedimento; le complesse e delicate vicende riportate hanno paralizzato di fatto l’attività della CCEPS, poiché, dopo la citata pronuncia, non è stato adottato alcun provvedimento per definire una composizione della Commissione che rispecchi i requisiti indicati dalla Consulta. Si chiede di sapere quale iniziativa il Ministro in indirizzo intenda assumere, al fine di porre rimedio a tale situazione che di fatto priva tutti gli organi delle professioni sanitarie del loro potere disciplinare, rendendo inefficaci le sanzioni legittimamente emesse, con grave rischio per la qualità delle prestazioni professionali e, conseguentemente, per la tutela del diritto alla salute dei cittadini garantito dall’articolo 32 della Costituzione. Nella seduta della Commissione Igiene e Sanità del 23.3.17 il sottosegretario FARAONE risponde all’interrogazione rilevando che “obiettive complicazioni di natura giuridica abbiano reso difficoltoso il percorso amministrativo sotteso alla ricostituzione della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (CCEPS), incidendo negativamente sui tempi della sua effettiva operatività. Lo schema di decreto, firmato dal Ministro della salute, è stato inviato il 29 febbraio 2016 al Ministro della giustizia, per l’acquisizione del previsto concerto. In data 11 maggio 2016, tale Dicastero ha, tuttavia, sollevato obiezioni proprio in ordine alla mancata indicazione dei componenti designati dal Ministero della salute ed ha osservato che, sebbene fosse pendente il giudizio di legittimità costituzionale, allo stato, e fino ad un’eventuale dichiarazione di illegittimità, la norma in questione dovesse mantenere la sua piena vigenza. Il Ministero della salute ha, dunque, provveduto al ritiro dello schema di decreto e alla predisposizione di un nuovo testo, contenente anche la nomina dei componenti di propria designazione, che è stato trasmesso in data 21 luglio 2016 prima al Ministero della giustizia, per l’acquisizione del concerto, e, successivamente, da questi alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Nelle more dell’istruttoria avviata dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri, è sopravvenuta la sentenza della Corte Costituzionale n. 215 del 7 ottobre 2016, che ha dichiarato incostituzionale la normativa che regola la composizione della Commissione, nelle parti in cui si fa riferimento alla nomina dei componenti di derivazione ministeriale. Tale circostanza ha, pertanto, reso necessario procedere al ritiro anche di questo secondo schema di decreto e predisporne uno nuovo, aderente al mutato quadro normativo, che, una volta firmato dal Ministro della salute, è stato trasmesso al Ministero della giustizia in data 27 ottobre 2016 e, nuovamente, da questi alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Informa i senatori interroganti che il provvedimento in questione – il quale, dunque, non reca più la presenza dei componenti di derivazione ministeriale, al pari di quanto inizialmente proposto dal Ministero della salute nella prima bozza di decreto – , dopo essere stato firmato dal Presidente del Consiglio in data 27 dicembre 2016, è stato registrato dalla Corte dei Conti il 16 febbraio 2017. Conclude riferendo che pochi giorni fa, e precisamente il 13 marzo u.s., si è tenuta la seduta di insediamento dell’organismo, le cui prossime udienze sono previste per il 25 e 26 maggio 2017”.
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