Questo è il tema scelto per la Seduta Scientifica che si terrà martedì 9 maggio 2017 alle 21:00 nell’Aula Magna Dell’Accademia di Medicina di Torino in Via Po 18, storica e illustre istituzione culturale sabauda, nata nel dicembre del 1819.
Molto articolato il programma della serata (vedi). Dopo l’introduzione a due voci di Valeriano Ferrari (Presidente Fondazione Lanzavecchia – Lastretti) e dell’oncochirugo Antonio Mussa, Anna Sapino illustrerà le tecniche istologiche per la diagnosi sul linfonodo sentinella, Sergio Sandrucci tratterà il tema delle patologie in cui è da ricercare il linfonodo sentinella e Gianruggero Fronda tratterà il ruolo delle dissezioni linfonodali allargate.
La linfadenectomia ha un suo punto focale nella ricerca del linfonodo sentinella: una tecnica che poco alla volta ha contribuito a cambiare l’approccio oncochirurgico al cancro e che ha esordito negli anni settanta dell’altro Secolo come tentativo per migliorare la terapia chirurgica del cancro del pene e del testicolo. Dopo meno di vent’anni la tecnica iniziò ad essere impiegata nel trattamento del melanoma e successivamente, alla metà degli anni novanta, in quello del cancro della mammella con contributi significativi in Italia messi a punto dal gruppo di lavoro del prof. Umberto Veronesi.
Oggi si può dire che questa tecnica sia parte integrante della terapia chirurgica dei tumori maligni.
Autore: Redazione FNOMCeO