Medici fiscali – Nella interrogazione si rileva che la revisione di spesa sui controlli, motivata dai tagli imposti dalla spending review, ha generato una serie di scompensi, facendo degenerare la situazione lavorativa dei medici fiscali dell’INPS da stabile a totale precarietà; l’articolo 17 della legge n. 124 del 7 agosto 2015, sul riordino della disciplina del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, al comma 1, lettera l), stabilisce la riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia dei dipendenti pubblici, al fine di garantire l’effettività del controllo, con attribuzione esclusiva all’INPS della relativa competenza e con la previsione del prioritario ricorso alle liste speciali ad esaurimento; sarebbe opportuno ribadire la priorità assoluta del personale medico attualmente adibito alle funzioni in materia di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia dei dipendenti pubblici. È altresì opportuno stabilire che analogamente ai medici fiscali dell’INPS di cui al comma 10-bis, articolo 4, del decreto-legge n. 101 del 2013, come modificato dal comma 34 della legge di stabilità 2014, vengono inseriti nelle liste speciali ad esaurimento quei medici ASL che attualmente svolgono l’esclusiva funzione di medico legale fiscale ASL e che erano già in attività al 31 dicembre 2007; sarebbe opportuno riconoscere ai medici fiscali iscritti alle liste ad esaurimento di cui all’articolo 4, comma 10-bis del decreto-legge n. 101 del 2013, come modificato dal comma 340 della legge di stabilità 2014, il diritto al riconoscimento di una stabilità lavorativa, come già indicato nell’indagine della Commissione affari sociali della Camera dei deputati svoltasi nel 2014 e come previsto dal decreto ministeriale 8 maggio 2008; l’articolo 17 della legge n.124 del 7 agosto 2015, al comma 1, lettera l), stabilisce altresì il trasferimento delle risorse attualmente impiegate dalle pubbliche amministrazioni che, ai sensi dell’articolo 17, comma 5, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, è stabilito, a decorrere dal 2013, in un importo non superiore a 70 milioni di euro l’anno a fronte degli oneri da sostenere per gli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti dal servizio per malattia; a fronte di tale previsione ad avviso dell’interrogate è opportuno stabilire che per gli esercizi successivi al 2017 il Ministro dell’economia e delle finanze autorizzi a trasferire all’INPS stanziamenti, pari o superiori a quelli erogati nel 2017, al fine di garantire l’effettività del controllo e l’efficacia del servizio; come stabilito dal comma 339 dell’articolo 1 della legge n. 147 del dicembre 2013, è opportuno ribadire che tali risorse non possono essere destinate a finalità diverse dagli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti dal servizio per malattia, nonché stabilire controlli annuali per la verifica del rispetto della finalità obbligatoria e del reale utilizzo degli stanziamenti assegnati all’INPS. Si chiede se il Governo sia a conoscenza della situazione lavorativa di estrema criticità in cui versano i medici fiscali dell’INPS e se non intenda assumere iniziative normative per recepire all’interno del testo unico del pubblico impiego le indicazioni, così come esplicitate in premessa, in merito alla riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia dei dipendenti pubblici).
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