• Home
  • News
  • Speciale Matera: intervista a Raffaele Tataranno

Speciale Matera: intervista a Raffaele Tataranno

Perché l’Ordine di Matera ha sentito la necessità di organizzare questo convegno?

I sistemi sanitari sono impegnati a governare l’alta complessità derivante dai numerosi elementi umani e tecnologici che li compongono dovendo orientare le attività verso standard di qualità in sintonia con le aspettative del cittadino/paziente che è il beneficiario finale dell’intervento medico. In questi anni nel mondo scientifico è cresciuta la preoccupazione che molti esami e molti trattamenti farmacologici e chirurgici largamente diffusi nella pratica medica non apportano benefici ai pazienti, anzi rischiano di essere dannosi. 

Parlare oggi di appropriatezza significa constatare che permangono oggi più che mai forti perplessità. Soprattutto in campo diagnostico, è davvero difficile stabilire a priori, e con valore di legge, cosa sia utile fare o non fare nelle diverse circostanze che caratterizzano la pratica clinica. Il Decreto “Appropriatezza” ha fatto discutere il mondo politico, i medici e i cittadini, facendo da detonatore all’accumularsi di disagio e malessere prodotto da criticità irrisolte.

D’altra parte il nostro Codice Deontologico, che contiene le regole ed i principi fondanti della nostra professione, ci obbliga alla qualità professionale e gestionale, all’uso appropriato delle risorse, al rispetto reciproco della attività professionale di ognuno, al rapporto di collaborazione reciproca, al fine di garantire coerenza e continuità delle cure.

L’appropriatezza, sia essa diagnostica o terapeutica, non ha un valore assoluto ma va riferita alle condizioni, quasi sempre complesse, in cui quella pratica viene consigliata dal medico al paziente. D’altro canto essa rappresenta uno strumento efficace per assicurare ai cittadini tempi congrui di accesso alle prestazioni sanitarie, riducendo così i tempi delle liste di attesa con risparmio e contenimento dei costi.

In merito a tali problematiche, l’Ordine di Matera, d’intesa con l’Azienda Sanitaria, intraprese nel 2012 una iniziativa tesa ad individuare alcuni percorsi di appropriatezza per profili di patologie a gestione multidisciplinare, in cui è auspicabile un livello di interazione/integrazione ed una condivisione di obiettivi tra professionisti. Per tale lavoro sistematico, denominato Progetto Casa Comune, si costituì un gruppo di studio in cui erano rappresentate tutte le componenti professionali mediche.

A livello nazionale il movimento Slow Medicine costituì una rete di professionisti e di cittadini che si riconduceva ad una medicina sobria, rispettosa e giusta, lanciando nel 2012 il progetto “Fare di più non significa fare meglio”, condiviso e sostenuto dalla  FNOMCEO.

Pertanto questo Convegno che l’Ordine di Matera ha voluto organizzare vuole essere l’occasione per focalizzare l’attenzione dei medici, ma anche dei cittadini, sul rischio di praticare e subire una sovradiagnosi e un sovratrattamento, attraverso l’individuazione tra le procedure più frequentemente prescritte delle pratiche a rischio di inappropriatezza. Ma vuole essere anche un utile momento di riflessione, in un momento particolare in cui la professione è chiamata a scelte appropriate, sull’utilizzo di prescrizioni di efficacia non comprovata che può esporre il paziente a rischi e minare la sostenibilità di un sistema sanitario pubblico universalistico. 

Quali le principali finalità?

Il Convegno ha lo scopo di portare all’attenzione dei medici, odontoiatri e pazienti le problematiche inerenti il tema dell’appropriatezza, sulle quali appare indispensabile coinvolgere il paziente in maniera responsabile e consapevole. È importante richiamare l’attenzione dei professionisti sulla appropriatezza clinica: prestazione giusta, in modo giusto, al momento giusto, al paziente giusto. La spinta all’utilizzo appropriato e senza sprechi delle risorse disponibili non può che partire da una assunzione di responsabilità da parte dei professionisti, in alleanza con pazienti e cittadini.

Oggi la vera sfida non è quella dei tagli lineari ma la ricerca condivisa di continui miglioramenti di efficienza proprio a partire dalla più ampia diffusione della cultura dell’appropriatezza. 

Il Convegno sarà l’occasione per una riflessione su come un migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari, attraverso un uso più appropriato e più equo delle risorse disponibili e una maggiore sostenibilità economica e ambientale dei servizi sanitari, naturalmente nell’ottica della valorizzazione e del riconoscimento della autonomia e professionalità, che vede l’Ordine come massimo garante.

A chi è rivolto in particolare? Medici, cittadini, associazioni?

L’utilizzo di pratiche inefficaci o inappropriate è una pratica comune, dannosa e che spreca risorse preziose che sottrae ad altri, all’interno di un sistema universalistico pubblico, la possibilità di ricevere cure di cui ha bisogno.

L’interesse è anche del cittadino cui spesso viene fatto credere (media) che tutte le cure sono utili, che fare di più è sempre meglio, e che la tecnologia è in grado di risolvere qualunque problema. Per questo è importante diffondere soprattutto tra i cittadini la cultura delle buone pratiche.

I cittadini avranno nell’occasione del Convegno ampia possibilità di interloquire con il mondo medico anche attraverso l’intervento delle Associazioni. Infatti la prima giornata sarà centrata  sull’importanza del ruolo attivo dei cittadini in tali processi e le relazioni saranno contraddistinte da un’ampia condivisione con i cittadini, pazienti e le loro rappresentanze. Sarà ribadita la necessità di un coinvolgimento dei cittadini nelle scelte della salute ed una partecipazione consapevole, anche nella scelta degli stili di vita. Nella seconda giornata avranno spazio contenuti più squisitamente professionali e di indirizzo politico. Seguirà, per concludere, la presentazione dei dati di uno studio relativo all’approccio prescrittivo dei medici, realizzato in contesti diversi.


Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.