COMUNICATO STAMPA
PRESENTAZIONEDEL II SYMPOSIUM SALERNO “ASSE INTESTINO-CERVELLO: LA GESTIONE DEL DOLORE DERIVANTE DA QUESTA INTERAZIONE”
Il convegno, organizzatoinsieme alla Fondazione Ebris, si terrà il 4 maggio
Domani, giovedì 30 aprile, alle ore10 nella Sala Conferenze dell’Ordinedei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno (via SS. Martiri Salernitani, 31)si terrà la conferenza stampa di presentazione del II Symposium Salerno “Asse intestino-cervello: la gestione del dolore derivante da questa interazione”, organizzato dall’Ordine dei Medici di Salerno e dalla Fondazione Ebris. L’evento si terrà lunedì 4 maggio (ore 8-17.30) nella sede della Fondazione Ebris (via De Renzi 1-7) a Salerno.
Alla conferenza di domani parteciperanno: Bruno Ravera, presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Giulio Corrivetti, vicepresidente Fondazione Ebris e W. Allan Walker, Direttore dell’Unità di Nutrizione dell’Harvard Medical School e del Mucosal Immunology Laboratoy del Massachusetts General Hospital for Children.
L’importanza delle interazioni bidirezionali intestino/cervello nella malattia gastrointestinale (GI) è ormai sempre più ampiamente riconosciuta, in particolare per ciò che concerne i disturbi gastrointestinali funzionali, i disturbi comportamentali da somatizzazione gastrointestinale e le malattie organiche del tratto gastrointestinale. Il cervello riceve un flusso costante di informazioni provenienti dal tratto GI, integra queste informazioni con altre informazioni intercettate dal corpo e con le contestuali informazioni provenienti dall’ambiente, e rispedisce una risposta integrata a varie cellule bersaglio all’interno del tratto GI. Il più delle volte questi segnali sono inconsci, e quindi non sono percepiti, altre volte possono verificarsi in forma di disagio o dolore costante o ricorrente che caratterizzano la sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
“Il convegno – spiega Ravera – è molto importante per i temi di grande attualità che va ad affrontare. Si tratterà di una preziosa occasione per i nostri medici di confrontarsi con studiosi di fama internazionale in un dialogo che sicuramente aprirà nuove prospettive di dibattito e di interazione”.
Autore: Redazione FNOMCeO