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L’Istituto Superiore di Sanità volta pagina

Sei Dipartimenti, sedici Centri Nazionali, due Centri di Riferimento e un Organismo Notificato. E, a guidarli, una squadra di ricercatori di fama internazionale, scelti tra le risorse interne ma reclutati anche all’esterno.

È questo il nuovo assetto – frutto di due anni e mezzo di lavoro e presentato ieri in Conferenza Stampa dal Presidente Walter Ricciardi e dal Direttore Generale Lino Del Favero – dell’Istituto Superiore di Sanità, il più grande istituto di Sanità pubblica in Europa.

Nell’aerea tecnico – operativa così ristrutturata c’è spazio anche per nuove competenze, che si innestano, senza stravolgerlo,  su un impianto che rispetta la storia e l’identità dell’Ente. Accanto alle attività tradizionali di studio e ricerca, controllo e sorveglianza in materie come neuroscienze, malattie infettive, sicurezza alimentare, oncologia, ambiente o malattie cardiovascolari sono stati infatti creati un Centro di Valutazione delle tecnologie sanitarie, uno per quelle innovative in Sanità Pubblica, un Centro Nazionale per l’eccellenza clinica, la qualità e la sicurezza delle cure, uno per la Telemedicina, in modo da fornire indicazioni per supportare le scelte di ciò che è realmente efficace evitando sprechi e dispersioni di energie umane e finanziarie. Grande attenzione alla prevenzione con un centro interamente dedicato alla promozione della salute e un altro alle dipendenze patologiche.

Nuove competenze, dunque, ma anche ottimizzazione delle risorse: c’è stata una forte contrazione dei reparti, che da 123 sono diventati 50, distribuiti in tutte le strutture e aggregati secondo una mappa concettuale di funzioni trasversali.

“Abbiamo disegnato un Istituto coerente con la sua missione principale di tutelare la salute pubblica – ha spiegato Walter Ricciardi, Presidente dell’ISS – valorizzando le alte competenze di cui dispone, capaci di produrre in un anno oltre 12 mila interventi tra controlli, valutazioni, pareri e ispezioni. Ma il nuovo Istituto sarà in grado anche di investire sempre più risorse nella ricerca. È in crescita la previsione del finanziamento di progetti di ricerca scientifici. A fonte del finanziamento di 30 milioni di euro ottenuto lo scorso anno le entrate previste per il 2017 ammontano a circa 35 milioni. Questa è una delle nostre priorità perché è una ricerca pensata per tradursi in diagnosi e cura, a diventare tecnologia e a rappresentare uno strumento competitivo per la crescita economica del Paese”.

Sempre più marcata anche l’attenzione alla comunicazione, con la nuova newsletter ALLISS, e ai canali di dialogo con gli utenti, quali i telefoni verdi (Fumo, Aids e Infezioni sessualmente trasmissibili, Alcol, AntiDoping, Malattie Rare, Trapianti), che saranno rafforzati e presenti anche sui social. 

“Il ruolo dei media è importante quanto quello della buona scienza – ha affermato Ricciardi, rivolto ai tantissimi giornalisti presenti -: senza di voi non andremmo lontano”.

Autore: Redazione FNOMCeO

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